Tamagotchi ritorna: il pulcino virtuale ancora sul mercato

Pensavamo di essercene sbarazzati, invece il Tamagotchi ritorna anche se in realtà è sempre stato tra noi, nascosto tra le pieghe della coscienza, perché stava preparandosi a ritornare ancora più forte e lamentoso. Dopo averlo visto a colori nel 2008 ora è pronto a ritornare in grande stile in Giappone, fortunatamente solo lì per ora, dopo 20 anni di oblio. Certo, online era possibile andarlo ad acquistare nella sua veste originale a prezzi anche spropositati (ad esempio 200 euro su eBay o su Amazon), ma sembra proprio che l’azienda produttrice Bandai abbia deciso di andare a celebrare l’anniversario ventennale del gadget videoludico con una nuova versione naturalmente migliorata e un pochino più al passo coi tempi. Più ancora della versione Tamagotchi Friends vista di recente online. Scopriamone di più dopo la continuazione. Piccolo spoiler: per ora non è prevista la commercializzazione da noi, ma non è escluso che nel giro di qualche mese possa arrivare. Ricordiamo che è presente sia per Android che per iPhone il Tamagotchi App di nome Tamagotchi Classic, una applicazione gratuita da scaricare per avere il nostro pulcino virtuale sul nostro smartphone.

Tamagotchi in Italia: cos’è e come funziona

Tamagotchi Italia

A dire la verità sarebbe uno dei tanti ritorni dato che nel 2008, 12 anni dopo il debutto, dopo esser stato pure protagonista di cartoni animati e versioni più nobili per console evolute, tornava prepotentemente il Tamagotchi in Italia con la stessa formula con cui se n’era andato: piccolo schermo a ovetto, pochi pulsanti e semplice utilizzo. L’unica novità era lo schermo a colori (ma siamo proprio sicuri che non era già uscito così?). Sul piccolo display da 128 x 128 pixel TFT LCD, seguendo le istruzioni, era possibile nutrire e prendersi cura dell’animaletto spostandolo anche in diversi scenari come salotto, camera da letto, bagno e cucina. Se per sventura il povero piccolo morisse tra atroci sofferenze dopo essersene giustamente dimenticati, si poteva facilmente farlo resuscitare con un tasto, proprio come con l’originale. Tamagotchi Plus Color aveva debuttato nel 22 novembre di nove anni fa per un prezzo di 35 euro.

Tamagotchi negli anni ’90

La storia del Tamagotchi negli anni ’90 è segnata da un debutto clamoroso. La prima versione risaliva al 1997 con appunto questa forma facilmente trasportabile grazie alle piccole dimensioni e agli angoli smussati e un prezzo più che abbordabile, che aveva fatto sì che ben 80 milioni di pezzi fossero venduti in tutto il mondo per un costo di circa 15-20 euro. Ricordiamo che Tamago significa proprio uovo. Sempre a Tokyo si erano visti più aggiornamenti con l’ultimo datato giugno 2016 con il Tamagotchi M!X con schermo a colori e con l’inquietante apparizione del cucciolo con sembianze che derivano dai tratti dei genitori Ebbene, la nuova versione costa ancora di meno dell’originale, appena 13.5 euro al cambio (1500 yen) ma per ora è acquistabile solamente in Giappone. In Italia, era presente anche come Tamagotchi Friends mentre per quanto riguarda le applicazioni e giochi si poteva scaricare Tamagotchi

Tamagotchi su Amazon e eBay

In realtà, basta fare una rapidissima ricerca su Amazon o su eBay per rendersi conto che il Tamagotchi non sia mai morto, ma che sia semplicemente rimasto nel mercato non visibile delle sottocategorie. Ad esempio troviamo una versione proposta da Giochi Preziosi con un prezzo molto abbordabile e tutta la filosofia del debutto, peraltro in italiano.

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Oppure ci sono proposte anche marchiate Bandai che costeranno anche qualcosa meno, ma che hanno recensioni negative per via di schermi LCD praticamente illeggibili.

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