Android nello Spazio: i video dell’esperimento di Google

Google ha mandato sette Nexus S nello spazio con il classico stratagemma del pallone aerostatico agganciato a un contenitore isolato per la birra (genialata): ogni smartphone ha successivamente catturato alcune utili informazioni come la posizione geografica aggiornata in tempo reale. Ebbene, ogni pacco presentava al suo interno un piccolo androide simbolo di Google che si è potuto godere una vista davvero mozzafiato sul nostro pianeta. A oltre 30.000 metri d’altitudine infatti è percepibile perfettamente la curvatura terrestre e il nero soprastante, proprio come se si fosse nello spazio. Dopo il salto un altro imperdibile video.

Gli Android facevano così girare i software proprietari come Google Maps per le mappe e il cugino Google Earth con mappe offline, ma anche Google Sky Map per sincronizzarsi col globo, Latitude, il tutto condito da ricetrasmittenti, ricevitori GPS e quant’altro. Ogni smartphone aveva così tutti i sensori attivati.
 
Giroscopio per l’orientamento, accelerometro, chip e antenna GPS, magnetometro… tutti questi elementi hanno continuato a funzionare senza problemi anche ad alte quote come appunto i 30.000 metri raggiunti. Nel pacco, anche fotocamere e videocamere piazzate a diverse angolazioni.
 

 
Alcuni dati: altezza massima raggiunta 32700 metri ossia circa 20 miglia, tre volte tanto il normale volo di linea, la massima velocità raggiunta è stata di 229 km/h con un’ascesa a 5.44 metri al secondo per due ore e quaranta minuti. La discesa è stata ovviamente più veloce in appena 34 minuti a temperature fino a -50 gradi celsius.

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