Google Car a Fukushima raccontano il post-terremoto e tsunami [FOTO]

Google ha pubblicato le struggenti immagini catturate grazie alle Google Car nella zona di Fukushima in Giappone ossia nelle aree più colpite dal tremendo mix di terremoto e tsunami che nel 2011 ha messo in ginocchio il Sol Levante e raso al suolo interi borghi. Le vetture di Mountain View hanno mappato la zona a livello “umano” con le fotocamere panoramiche a 360 gradi non solo per sensibilizzare l’attenzione su una vicenda ancora non conclusa, ma anche e soprattutto a livello “commemorativo” in collaborazione con il portale Memories for the Future ossia Ricordi per il Futuro. Qui sopra una fotogallery con le prime immagini giunte dal Giappone. Dopo il salto, scopriamo come Google si è messa sin da subito a disposizione del Giappone ferito.

Nel 2011/2012, il Terremoto in Giappone continuava a popolare le prime pagine dei quotidiani mondiali sia nelle versioni cartacee sia online. E Google si è impegnato da subito nella sua lodevole opera di aiuto per la popolazione colpita e per i soccorritori con la pagina Crisis Response che aggregava in un unico ambiente tutta una serie di utili link e tool. C’era la possibilità di poter facilmente raggiungere tutte le informazioni aggiornate, accedere ai servizi per chi cerca e per chi vuole farsi trovare e anche spazio alle donazioni.
 
Un aggregatore di servizi e di informazioni raggiungibile con un semplice clic. La pagina era localizzata in inglese e in giapponese: dopo una breve introduzione che ricorda il dramma della tremenda scossa che ha generato lo tsunami, sulla destra e in basso ecco le aree informative e di link a disposizione. Erano presenti i quick link per un accesso rapidissimo: la possibilità di effettuare donazioni verso organizzazioni certificate e con metodi sicuri; sfruttare le risorse della rete sulla tragedia e consultare le mappe arricchite e leggere le ultime news. Le donazioni sono state girate alla Croce Rossa giapponese, all’Unicef, a International Medial Corps. e a Save the Children, appoggiandosi a Google Checkout, il sistema di pagamento proprietario. Inoltre, era stato istituito Person Finder per chi cerca e per chi ha informazioni da condividere.

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