Sicurezza informatica: i malware italiani terzi in Europa

Sicurezza informatica ancora al centro delle cronache del web: l’Italia è terzo produttore in Europa di malware, ossia i software maligni che attaccano i Pc e mettono in pericolo le informazioni sensibili conservate in memoria. Per una volta l’Italia è sul podio di un argomento tecnologico, peccato che sia una classifica inversa, che “premia” il peggio… Secondo gli ultimi dati diffusi dal report Internet Security Threat Report di Symantec il Bel Paese è così ai vertici europei per numero di minacce informatiche che sfruttano il web e anche spesso l’ingenuità degli stessi utenti, soprattutto quelli meno esperti.

Ovviamente i malware e i tentativi di phising si aggiornano con grande velocità e sfruttano argomenti e temi attuali (dai disastri come il terremoto in Giappone ai sempre gettonatissimi farmaci) oltre che piattaforme di moda: i social network sono uno dei terreni più appetibili, l’aumento degli attacchi informatici su Facebook e co. è aumentata del 93 per cento.
 
Con l’arrivo dei tablet e con la letterale esplosione di internet mobile grazie agli smartphone, non è stata aumentata di pari passo la sicurezza e la protezione degli OS; al contrario si parla di una vulnerabilità a +42%. Il fenomeno botnet non stenta a diminuire con Rustock che vince la palma di migliore (quindi, peggiore) dell’anno con un milione di PC infettati.
 
Internet Security Threat Report di Symantec indica come internet browser più vulnerabile, a sorpresa, Chrome di Google (che già aveva “epurato” il Market di Android, recentemente). L’Italia è dunque terza sul podio (con un traffico di spam mondiale del 3%), chi c’è davanti a noi? UK ossia Regno Unito e Germania, mentre la Russia ci segue a ruota. Nel mondo l’oscar va agli USA.

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