Google+ apre ai profili aziendali, troppo tardi

E alla fine Google si decise ad aprire il suo social network Google+ anche alle aziende. Ma è troppo tardi. Ancora una volta Mountain View potrebbe aver fallito il suo tentativo di imporsi nel mercato dei social network. In realtà l’errore è stato commesso da subito, al momento del fermento pazzesco da “novità” del nuovo SN. In quel periodo particolarmente fertile, erano diverse le aziende, i portali online e simili che si iscrivevano generando grande traffico e contenuti. Ma sono state subito cristallizzate per cercare di far quadrare i conti con la privacy. E ora che il social network è in pesante e prematuro calo giunge la (ri)apertura. Ma è troppo tardi. E i problemi di privacy sono tutt’altro che risolti.

Steve Jobs era stato facile profeta, aveva affermato che “Facebook è l’unico vero social network, il dominatore del settore”. Ma a quanto pare Google non riesce ad accettare questa verità e così dopo i fallimenti di Orkut e del recentemente scomparso Buzz, ora continua a intestardirsi con Google Plus.
 
Siamo chiari, il prodotto è ottimo, nuovo, fresco, molto amato dagli appassionati del web, ma è difficile imporsi in un mercato già così sotto dominio di uno (anzi, due, c’è anche Twitter) entità forti e dove il successo è determinato dalla massa. La riapertura dell’acceso per i profili aziendali è avvenuta troppo tardi, visto che si segnala un pesante calo delle visite e degli accessi.
 
Secondo Google, i profili aziendali di Google+ permetteranno di sfruttare meglio comunicazione, collaborazione e condivisione. Si potranno invitare dipendenti e collaboratori, tuttavia gli amministratori potranno sempre monitorare e modificare a piacere (e cancellare) i contenuti pubblicati in modo considerevole.

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