Repliche perfette di violini Stradivari grazie a TAC e modelli 3D?

Gli Stradivari sono i migliori violini mai realizzati, grazie al genio del loro creatore Antonio Stradivari sono infatti diventati i violini per antonomasia. Dei circa 1000 creati ne sono sopravvissuti un buon numero, circa 650 che sono divisi tra musei e soprattutto tra i migliori musicisti di tutte le nazioni. Acquistarne uno comporta una spesa anche milionaria, così c’è chi pensa alla tecnologia come l’unica soluzione per andare a comprendere e ricreare la magia di questi strumenti eterni.

Ci sono vere e proprie leggende su Antonio Stradivari e sul suo metodo certosino per ottenere strumenti musicali perfetti, non solo violini: ci si può credere o meno, ma la qualità dopo secoli parla da sola. Anzi, suona. Un gruppo di ricercatori promette di ricreare un simil-Stradivari, come?
 
Grazie alla TAC, ossia alla tomografia assistita dal computer, normalmente utilizzata per esami medici, che va a osservare fin nel minimo dettaglio i violini per carpirne tutti i segreti e ricrearli. L’idea è venuta al dottor Steven Sirr del Minnesota, in collaborazione con John Waddle e Steve Rossow, dei “colleghi” moderni di Antonio Stradivari.
 
Hanno preso uno Stradivari del 1704 conosciuto come Betts dalla Biblioteca del Congresso e hanno effettuato una scansione non invasiva con 64 CT-detector per ottenere 1000 immagini. Successivamente con questi dati hanno confezionato un modello 3D per poi creare una sorta di stampo che ha portato alla replica perfetta grazie a una macchina CNC (computer numerical control). Quantomeno esteticamente.
 
Ha suonato all’Oberlin College in Ohio con ottimi risultati. Ma la differenza con lo storico strumento italiano sarà presente per sempre grazie alla qualità del legno scelto personalmente da Stradivari e lavorato con metodi ancora non del tutto chiari. L’innovazione del Dr. Sirr avrà più che altro un’altra applicazione: lo studio approfondito degli Stradivari per manutenzione e ricostruzioni più accurate.

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