L’hanno subito chiamata la tazza anti-tristezza e in effetti MisoSoupDesign “Anti-loneliness ramen bowl” è uno strumento per far sentire meno solo chi mangia spesso in solitudine. Pranzare senza nessuno vicino può essere in effetti un po’ deprimente, soprattutto se questo avviene abitualmente o al contrario si è sempre abituati a mangiare in compagnia. Così, è stata confezionata questa speciale tazza con incavo per accogliere un iPhone – un dock, a tutti gli effetti, anche se non ricarica la batteria – così da poter ad esempio attivare una chiamata FaceTime e poter dialogare con la bocca piena con contatti, amici e parenti in giro per il mondo. Da qui due possibili extra: un’applicazione stile Chatroulette per trovare compagni di merende virtuali casuali oppure software virtuali (assai tristi, però) per compagni/e di pixel.

In buona sostanza, il buon Hooman Samani realizzato Kissenger per la società Lovotics sfruttando lo stesso principio della chat o di una telefonata o di una sessione di videochiamate. Ciò che è “analogico” viene digitalizzato: prendiamo ad esempio “Lui” bacia le labbra robotiche, queste captano movimenti e pressioni, le digitalizzano e inviano il pacchetto di informazioni via web all’altro robot.
“Lei” riceverà così lo stesso stimolo impresso da “Lui” al robot e così i due si baceranno sfruttando l’avatar che dovrebbe riprodurre la stessa magia di un contatto reale. Difficile credere a questa promessa, ma è invece inquietante quanto dichiarato dalla società produttrice ossia che i Kissenger rendono possibile anche l’uso senza un vero e proprio partner dall’altro lato. Ebbene si, si prospetta la possibilità dello scenario immaginato dai peggiori scrittori di fantascienza con gli umani del futuro che ameranno (letteralmente) robot abbandonando le relazioni fisiche e umane? Altro orizzonte abbastanza triste, ma, questo si, più probabile per molti mercati.





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