Il serpente fantasma gigante apparso su Marte [FOTO]

Che cos’è questa strana immagine che possiamo ammirare qui sopra? Possiamo raccontarvi quale sia lo sfondo: è la regione della pianura Amazonis Planitia sul pianeta rosso, Marte. Quel che gravita subito sopra, che è stato subito ribattezzato il “serpente fantasma“, è stato un piccolo mistero per qualche ora. Finché la NASA stessa è intervenuta con un articolo sul sito ufficiale, che cerca di spiegare cosa sia quella particolare formazione che, manco a dirlo, sta facendo rapidamente il giro del web cercando di raggiungere la stessa fama della celeberrima roccia che ricorda un viso, catturata nelle missioni degli anni ’70.

Per evitare qualsiasi tipo di ridicola teoria su alieni giganti e serpenteschi che strisciano o meglio dire volano sulla superficie di Marte, la NASA è intervenuta tempestivamente attraverso il sito ufficiale. Ha pubblicato la foto che possiamo ammirare qui sopra, che è stata catturata dalla fotocamera dell’High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) montata sulla onda Mars Reconnaissance Orbiter.
 
E’ una delle sonde che orbitano intorno al Pianeta Rosso fotografandolo nella sua interezza ad alta risoluzione con una definizione di poche decine di metri, per studiare Marte come mai prima d’ora. E così è capitato che sorvolando nel pomeriggio della tarda-privavera marziana la zona di Amazonis Planitia a nord di Marte, si è incappati in questa formazione del tutto particolare. Vista da grandi altitudini sembra effettivamente un serpente fantasma (o anche altro, che non riportiamo, ma che potete facilmente intuire). Ma che cos’è?
 
marte foto serpente
 
La zona immortalata occupa una fetta di terreno di 644 metri circa (foto), il nord è, appunto in alto, e ciò che sembra un serpente è in realtà un “diavolo di sabbia” ossia un fenomeno molto comune nelle zone desertiche, una sorta di mulinello come fosse una piccola tromba d’aria. In questo caso si è stimata un’altezza di 800 metri circa e di 15 metri circa di diametro. I venti marziani sono alimentati dal riscaldamento solare. L’esposizione durante la giornata riscalda il terreno e basta una piccola depressione per creare la magia.
 
L’immagine è stata scattata da HiRISE il 16 febbraio scrorso (35.8 gradi nord di latitudine, 207 gradi est longitudine), presso questo indirizzo è possibile osservare anche altre immagini della stessa zona. La superfotocamera HiRISE è stata progettata e realizzata dall’University of Arizona, Tucson. A proposito di foto di Marte, vi abbiamo già proposto diversi scatti HD del più alto picco del sistema solare, il leggendario Monte Olympus.

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