Nikon D800 è la fotocamera digitale reflex con il sensore migliore mai creato: la sentenza è arrivata dai francesi di DxO Labs che hanno testato il nuovissimo modello di full frame da 36 megapixel assegnandogli 95 punti. Mai nessun altra fotocamera e dunque nessun altro sensore si erano spinti così distante. Un risultato eccezionale per una macchina fotografica digitale dalle performance notevoli. Approfondiamo il discorso e addentriamoci in tutte le novità apportate dalla nuova Nikon D800. Un vero strumento professionale dal costo certo non per tutti, ma dall’ottimo rapporto con la qualità offerta.
Nikon D800 è la nuova reflex digitale full frame da 36 megapixel che ha battuto il record di punteggio assegnato dalla società francese DxO Labs con 95 punti. Questa azienda si occupa di realizzare software professionali per fotografi e dunque analizza i sensori durante il salvataggio di immagini nel formato RAW, soprattutto concentrandosi sulla profondità del colore (terza nel ranking dietro solo a fotocamere costosissime professionali), sulla gamma dinamica (ossia sulle sfumature tra il nero profondo e il bianco puro, raggiungendo 14.4 EV, prima assoluta) e sulla reattività in condizione di scarsa luce, con conseguente produzione di rumore nelle foto, con il terzo posto. Nikon D800 ha battuto tutte le rivali e i dorsi digitali di medio formato. Emblematica la frase “Il sensore è privo di punti deboli”, che chiude l’analisi.

Nikon D800 monta un sensore CMOS da ben 36.3 megapixel effettivi full frame, la stiamo testando proprio in questi giorni sia in modalità fotografica sia nella sua accezione di videocamera Full HD a 30 fotogrammi al secondo, grazie anche al microfono extra, di cui vi parleremo. La velocità di operazioni è garantita dal motore di elaborazione delle immagini EXPEED 3 per annullare i tempi di attesa e di gestione dell’imponente quantità di dati creati da foto così ricche di pixel. Rispetto alle generazioni precedenti viene introdotto un nuovo metodo più efficiente per trasmettere la luce ai fotodiodi del sensore così da ridurre drasticamente il disturbo e raggiungere la massima qualità.


Per quanto riguarda la struttura, Nikon D800 è del 10% più leggera della precedente Nikon D700 pur mantenendo la stessa resistenza con lega di magnesio e protezione anti-polvere. Molto gradevole la texture “a gocce” della superficie. La velocità dell’otturatore varia da 1/8.000 a 30 secondi ed è supportata dal monitoraggio automatico del tempo di posa effettivo per eliminare errori. Sul retro troviamo un display LCD da 8cm e risoluzione di 921k punti. Il mirino con prisma in vetro ottico con copertura dell’inquadratura pari al 100% circa (in formato FX) garantisce una visuale affidabile sulla resa finale dello scatto. La memorizzazione degli scatti avviene su scheda CF (compatibile con standard UDMA 7 e con Lexar 1.000x) e SD e SDXC o HUS–I. E’ possibile salvare la stessa foto su entrambi i supporti oppure, ad esempio, salvare in formato RAW sulla CF e in Jpeg sulla SD, per un backup profondo e intelligente.
Oltre ad affidarsi al pacco batterie classico, Nikon D800 può accogliere il battery pack MB-D12 collegandolo direttamente al corpo macchina per aumentare in modo sensibile l’autonomia. I comandi manuali sono assistiti anche da automatismi evoluti come grazie al sistema avanzato di riconoscimento scena con sensore RGB da 91K pixel, che in ogni momento comprende quali siano le impostazioni ideali per una resa perfetta, senza troppi pensieri. Il sistema di misurazione Color Matrix 3D III può impostare il livello di esposizione in modo ottimale, riconoscendo i volti che possono essere illuminati a dovere con il sistema di controllo flash i-TTL.

Insomma, Nikon D800 è uno strumento davvero fantastico e professionale, per ottenere risultati professionali con tutta la libertà dei comandi manuali o con la comodità degli automatismi. Appuntamento alla recensione.




