Riconoscimento facciale che confronta 36 milioni di volti al secondo [VIDEO]

Il riconoscimento facciale del futuro sarà estremamente veloce e performante visto che potrà passare in rassegna tutti i volti di una foto e andare a associarli e confrontarli con un database ampissimo, con una velocità stimata in 36 milioni di volti al secondo. Il riconoscimento facciale è una tecnologia sempre più utilizzata non soltanto in fotografia. E’ una sorta di software pre-impostato che permette alla macchina di comprendere e individuare un volto umano – ma anche il muso del nostro animale domestico – attuando diverse funzionalità come ad esempio la messa a fuoco singola oppure multipla. Ma con il nuovo sistema si salirà davvero a un livello successivo.

Il nuovo sistema sarà estremamente potente e performante visto che potrà in un solo secondo passare in rassegna 36 milioni di volti in un secondo, con un riconoscimento rapido e performante, che potrebbe tornare utile in diversi ambiti. Quali? Dalle autorità che devono inviare identikit e mandati di cattura basandosi su foto, schizzi e fermoimmagine di video fino ai social network che potranno comprendere ancora più velocemente a chi appartiene un volto non taggato.
 
E’ stato sviluppato dalla società Hitachi Kokusai Electric e il suo target è quello della videosorveglianza. Il perché è presto detto visto che permetterà di analizzare foto inviate e catturate praticamente da qualsiasi sorgente come una videocamera, una fotocamera, uno smartphone o una webcam e di darla in pasto all’algoritmo che analizza tutti i parametri e va a trovare corrispondenze a folle velocità, passando milioni di volti in frazioni di secondo.
 
Non richiede risoluzioni alte, si accontenta di un’immagine da 40×40 pixel appena, dunque non è necessario affidarsi a foto ad altissima risoluzione come quella della spettacolare Nikon D800 di cui vi abbiamo parlato solo stamattina oppure del cellulare più fotografico mai presentato, Nokia 808 PureView. Il segreto della tecnologia risiede nell’algoritmo utilizzato, che può anche “vedere” volti girati di 30 gradi rispetto al fronte.
 
Una delle applicazioni che potrebbe trarre più giovamento da questo sistema è il sistema di controllo negli aeroporti, in modo speciale alla dogana americana, così da snellire code e file che spesso sono davvero lunghissime e logoranti. E’ l’inizio del grande fratello, con persone costantemente tracciate e spiate mentre girano per il mondo? Come sempre queste tecnologie dovranno essere utilizzate con un po’ di cognizione.

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