IBM: “Ti pago se dimagrisci”

Fa discutere la decisione di IBM di realizzare e licenziare una sorta di applicazione per andare a incentivare i dipendenti a dimagrire e a tenere una dieta equilibrata. Si tratta di una tecnologia interna basata su un software con risvolti anche sociali dato che sarà possibile condividere i risultati aumentando così anche lo stimolo a dimagrire. Segue l’iniziativa di pagare in denaro sonante i lavoratori che ben si nutrono e non cedono invece al consumo eccessivo e ingiustificato di cibo. E’ il culmine di un progetto iniziato almeno un decennio fa e che solo ora trova un suo compimento. Come funzionerà questo sistema?

IBM prosegue il discorso inaugurato ormai circa un decennio fa, che cerca di abbassare il livello del girovita dei dipendenti. Negli Stati Uniti il 66% circa degli abitanti è sovrappeso mentre il 33% è direttamente obesa. Ma dato che dove la buona volontà non arriva ci pensano i soldi, il colosso americano ha deciso di investire una certa somma (non comunicata) per provare a accelerare i tempi e abbassare il peso medio in modo deciso. Da un programma “analogico” a uno digitale il passo è breve visto che si tratta di un’applicazione web con risvolti sociali.
 
Immaginatelo come un gioco a premi, l’applicazione web di IBM va non solo a dare consigli utili ma anche a spronare e a incentivare a dimagrire. Dalle tabelle sui cibi su cui puntare e quelli che invece si devono evitare si è passati a un sistema con tanto di brevetto che diventa uno strumento istituzionale. Le fondamenta di questo programma sono composte dal rapporto tra il tempo speso negli uffici e quello che si deve “sprecare” (sotto forma di denaro anche) per interventi medici, medicinali o addirittura interventi. Da dove è arrivata l’ispirazione per questo sistema? Dalle automobili che incentivano a mantenere una guida più ecologica e economica.
 
Più precisamente all’interfaccia contenuta nella vettura ibrida Honda Insight, che in ogni istante informa sulla media chilometrica in rapporto ai litri di carburante consumato, ecc… Una sorta di trasposizione sostituendo l’automobile con il corpo umano e il carburante con gli alimenti. L’applicazione web tiene memoria di tutti i dati e le informazioni, ma non solo visto che condivide online i dati stimolando una sorta di corsa al dimagrimento. Che si spera non vada a sortire un effetto contrario con un’eccessiva attenzione al cibo. Non è la tecnologia, ma l’uomo, ovviamente, a trovare il giusto equilibrio.

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