Esami di Maturità 2012, seconda prova: la versione di Greco di Aristotele online

L’esame di Maturità 2012 è giunto alla seconda prova con la versione di Greco e 15 minuti dopo l’apertura delle buste telematiche già tutto era spifferato online. Si è infatti subito parlato di un brano di Aristotele dal titolo “Non il caso ma la finalità regna nelle opere della natura“. I portali come Studenti.it e Scuola Zoo sono già all’opera per fornire al più presto la soluzione del test che sta impegnando decine di migliaia di liceali in tutta Italia. Ricordiamo che quest’anno è stato il primo Esame di Maturità ad esser passato al digitale con l’abbandono delle tracce inviate dai Ministeri tramite posta tradizionale e con l’invio via Web con sistema di decriptazione tramite doppia password. Ebbene, nemmeno questo è servito a arginare le informazioni sui portali studenteschi. Scopriamo di più sulla prova del Liceo Classico.

Già alle ore 8.25 la seconda password è stata spifferata ed era I63SZ-DR2PJ-4654D-GMCWV-YYEUC, anticipando i tempi di diversi minuti rispetto alla giornata di ieri quando per tutti è stato proposto l’elenco delle tracce dei temi (scopri tutto sui testi dei temi della Maturità 2012). Dopo pochi minuti dopo la consegna dei fogli è arrivata la conferma: la versione di greco per il Liceo Classico per la Maturità 2012 era di Aristotele, più precisamente il brano Non il caso ma la finalità regna nelle opere della natura che attualmente è ricercatissimo su Google da parte degli stessi studenti dotati di smartphone in aula sia da parte dei parenti e amici da casa.
 
E’ stato comunicato l’attacco del brano che inizia con la frase δει με δυσχεραινει e a quanto pare non è tratto dal Protreptico o Esortazione alla filosofia quanto al pezzo De partibus animalium. Ecco la prima traduzione che è stata diffusa online:
Perfino circa quegli esseri che non presentano attrattive sensibili al livello dell’osservazione scientifica la natura che li ha foggiati offre grandissime gioie a chi sappia comprenderne le cause, cioè sia autenticamente filosofo. Sarebbe del resto illogico e assurdo, dal momento che ci rallegriamo osservando le loro immagini poiché al tempo stesso vi riconosciamo l’arte che le ha foggiate, la pittura o la scultura, se non amassimo ancora di più l’osservazione degli esseri stessi così come sono costituiti per natura, almeno quando siamo in grado di coglierne le cause. Dunque, non si deve nutrire un infantile disgusto verso lo studio dei viventi più umili: in tutte le realtà naturali v’è qualcosa di meraviglioso. E come Eraclito, a quanto si racconta, parlò a quegli stranieri che desideravano rendergli visita, ma che una volta arrivati, ristavano vedendo che si scaldava presso la stufa della cucina (li invitò ad entrare senza esitare: “anche qui – disse – vi sono dei”), così occorre affrontare senza disgusto l’indagine su ognuno degli animali, giacchè in tutti v’è qualcosa di naturale e di bello. Non infatti il caso, ma la finalità è presente nelle opere della natura, e massimamente: e il fine in vista del quale esse sono state costituite o si sono formate, occupa la regione del bello. Se poi qualcuno ritenesse indegna l’osservazione degli altri animali, nello stesso modo dovrebbe giudicare anche quella di se stesso; non è infatti senza grande disgusto che si vede di che cosa sia costituito il genere umano: sangue, carni, ossa, vene, e parti simili. (Aristotele, “De partibus animalium” I, 5)
 
Per quanto riguarda gli altri istituti, l’Alberghiero ha ricevuto la prova dal titolo: “Diversità della dietà nelle diverse età” con la spiegazione “Il candidato descriva come dovrebbe variare la dieta nelle condizioni fisiologiche della vita, dall’infanzia alla terza età, dalla gravidanza all’allattamento. Successivamente illustri quale deve essere la terapia dietetica in caso a scelta tra i seguenti: obesità, ipercolesterolrmia, iperglicemia, iperuricemia, stipdi o altro”
 

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