Facebook: motore di ricerca in arrivo, ma gli utenti calano

Facebook si prepara a inaugurare in tempi non brevi ma nemmeno lunghi un proprio motore di ricerca: Mark Zuckerberg lo ha esplicitato in occasione del proprio intervento all’evento TechCrunch Disrupt in corso oltreoceano. Facebook sembrava ormai arrivata da tempo all’apice della parabola di crescita, invece i dati erano in continua crescita. Ormai siamo a quota ufficiosa di un miliardo di iscritti, ma tutti gli indici sono pericolosamente vicini allo stallo se non addirittura negativi. Basti pensare al tempo trascorso online che è calato del 12% (dati comScore), con punte notevoli nel settore prima più florido ossia quello dei giovanissimi (12-17 anni) con -42% e dei giovani (18-24 anni) con -25%. C’è chi motiva questo con il passaggio dalla navigazione desktop a quella mobile, ma di sicuro il vento non tira più come uno o due anni fa.

Facebook è ormai giunto a quota 900 milioni di iscritti e raggiungerà probabilmente il miliardo entro il prossimo autunno. Tuttavia si è ormai passato da tempo l’apice della parabola evolutiva e i numeri stanno rallentando. E’ emblematico il dato del calo dei ricavi al 12% proprio a così poca distanza dall’ingresso in Borsa del gioiello di Mark Zuckerberg, che frantumerà ogni record con il proprio valore di 100 miliari di dollari. Gli investitori fremono, ma allo stesso tempo si interrogano sulla possibilità che la discesa in Borsa di Facebook non possa generare in tempi piuttosto rapidi una bolla che, se e quando esploderà, farà davvero tanto rumore. Anche il recente acquisto di Instagram è sotto le critiche.
 
La situazione è questa: Facebook è senza dubbio il portale principe del web con quasi un miliardo di iscritti si può considerare la terza nazione (virtuale) del mondo dopo Cina e India (che sono tra l’altro i mercati più floridi per il settore telefonico), tuttavia in questa abitudine di dati con segno più si nota un segno meno molto importante. Stiamo parlando di quello relativo ai ricavi che sono calati del 12%. Per quale motivo? E’ impossibile pensare che Facebook possa crescere con gli stessi ritmi di uno o due anni fa e ovviamente la curva si è stabilizzata, certo non sembra una coincidenza che sia avvenuto proprio a così breve distanza dall’ingresso in Borsa.
 
Debutto avvenuto a maggio per un valore di 100 miliardi di dollari, ma c’è chi pensa che quella vecchia volpe di Mark Zuckerberg abbia fatto ancora una volta bene i propri conti cercando di sfruttare lo sfruttabile nel momento migliore. Ossia capitalizzando proprio all’apice prima che lentamente la bolla si sgonfi o peggio ancora esploda. Ora è impossibile saperlo, tuttavia il flop seguente all’ingresso in borsa è impressionante: di certo gli altri numeri comunicati da Facebook sono impressionanti. Anche se i ricavi sono passati dai 233 ai 205 milioni di dollari da Marzo 2011 a Marzo 2012, nello stesso periodo gli “abitanti” del social network sono passati da 680 a 901 milioni. Perché questo calo nei guadagni? L’acquisto di Instagram per un miliardo (per alcuni, una fuoriuscita “furba” di denaro cash senza troppe spiegazioni dall’azienda) e soprattutto il marketing e i preparativi per l’ingresso in Borsa hanno sicuramente gravato.
 
Tuttavia fa riflettere scoprire che ogni iscritto vale circa poco meno di 5 dollari in cassa, da dove vengono questi soldi? Dall’advertising soprattutto (ossia dalle pubblicità), ma è in profonda crescita il ricavo giunto dalle applicazioni interne, come ad esempio i giochi dai quali acquistare extra e contenuti con la carta di credito o con i Crediti di Facebook. Sarà questo il nuovo mercato e la nuova miniera d’oro per Zuckerberg che non a caso farà debuttare quest’estate la piattaforma della “micro-Borsa” per investimenti da soli 10 dollari con tre semplici clic, direttamente da Facebook. Ma sarà sufficiente per fermare l’emorragia?

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