Huawei Ascend D2 debutta al CES 2013 di Las Vegas come nuovo smartphone dallo schermo extralarge presentato dalla società cinese Huawei nell’ambito del settore dei phablet. Estremamente potente e completo, si mette subito in confronto con rivali come Samsung Galaxy Note 2, HTC J Butterfly oppure LG Optimus Vu 2 solo per fare qualche nome. La scheda tecnica del nuovo Ascend D2 prevede uno schermo touchscreen da 5 pollici di diagonale a risoluzione Full HD, processore quad core da 1.5GHz, ottima fotocamera da 13 megapixel, videocamera da 1.9 megapixel, batteria da 3000mAh e sistema operativo Android 4.1 Jelly Bean. Debutterà in Cina a un prezzo da comunicare per l’inizio del 2013 e lì potrebbe rimanere senza sconfinare in Occidente. Perché?
Il senso è spiegato da una nota pubblicata a seguito del rapporto al Congresso di Washington in merito alle due società: “Sulla base di informazioni pubbliche e rivelazioni private, non è possibile escludere che Huawei e ZTE siano libere da influenze statali del Governo Cinese e dunque potrebbero rappresentare una minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti d’America e dei suoi sistemi“. Cosa significa? Che Huawei e ZTE, nate da privati o da ex-enti statali potrebbero essere ancora legate a cordoni ombelicali con lo stato e dunque nasconderebbero pericoli all’ombra. Nello specifico, sono le apparecchiature per telecomunicazioni a preoccupare gli USA perché potrebbero essere “cavalli di troia” che permetterebbero un agevole spionaggio a informazioni riservate americane o, nel caso più delicato, anche attacchi informatici apocalittici. Una decisione che sta mandando su tutte le furie il Governo cinese e ovviamente anche le due società che nel 2011 hanno registrato rispettivamente 32 e 17 miliardi di dollari. Ma chi c’è dietro questi colossi?




