Ladro di iPhone ricopia a mano e invia rubrica di 1000 contatti

Bizzarra storia che arriva dalla Cina: un ladro di iPhone ha spedito alla vittima una lettera contenente non solo la Sim card, ma anche undici pagine di contatti ricopiati fedelmente – uno per uno – dalla rubrica telefonica della vittima. Circa un migliaio di nomi e numeri telefonici che sono stati così “salvati” e rispediti al proprietario. La vicenda è stata raccontata dalla stampa locale della provincia di Hunan. Zou Bin stava condividendo un taxi quando è stato derubato dal passeggero dietro di lui. Una volta accortosi, ha inviato un SMS all’iPhone: “Lo so che sei l’uomo seduto dietro di me. Ti prometto che ti troverò. Guarda nei miei contatti, saprai con che gente ho a che fare“. A proposito di furti strambi di prodotti Apple, date un’occhiata alla storia dopo la foto.

“Rimandami indietro il telefono all’indirizzo che ti sto per scrivere se sei intelligente”, ha poi aggiunto. Il buon Zou si riferiva al fatto che avesse amicizie abbastanza importanti soprattutto nelle gang locali. Dopo qualche giorno ecco arrivare la lettera con SIM e rubrica ricopiata alla perfezione.

Ladro di iPhone beffato su un sito d’appuntamenti

iPhone rubato Find my iPhone
 

Un ladro di iPhone è stato sapientemente beffato e raggirato, recuperando lo smartphone maltolto con l’ingegno. Nadav Nirenberg ha subito il furto del proprio melafonino proprio la notte di capodanno, era disperato, ma improvvisamente ha ricevuto sulla propria email la notifica che qualcuno si era nel frattempo iscritto al sito d’appuntamenti OkCupid alla ricerca della propria anima gemella. Così, per ritrovare il cellulare ha pensato bene di creare un falso profilo scegliendo un’immagine seducente di una ragazza (con tutte le curve al punto giusto) chiamata Jennifer Gonzales. Ha sedotto il ladro e ha fissato un appuntamento, al quale l’ha atteso con un bel martello in mano. Il ladro si è presentato, invece, con una bottiglia di vino: hanno avuto uno “scambio di opinioni” terminato con la consegna dell’iPhone in cambio di 20 dollari, ma non si sa bene il perché di questa somma. Non è l’unico caso di iPhone rubato e ritrovato con l’ingegno e con l’hitech. Find my iPhone funziona davvero: l’ultimo caso arrivava proprio dall’Italia e più precisamente da Pisa, come raccontato dalle cronache locali. Un medico ha subito infatti il furto del proprio smartphone di Apple, ma grazie all’applicativo gratuito e ufficiale è riuscito a ritrovarlo con la collaborazione dei Carabinieri. È stato molto semplice: dopo aver appurato del furto a cena (l’iPhone era all’interno di un borsello), il medico ha utilizzato il proprio computer avviando il programma find my iPhone e localizzando il telefono nella vicina Livorno (per altro in perenne conflitto storico proprio con Pisa), a via Garibaldi e poi in via Giordano Bruno. Così si è recato sul posto con una pattuglia e ha incontrato un gruppo di ragazzi seduti su una panchina. Chiamando il proprio numero l’iPhone ha suonato ed è stato individuato. Be’, lasciare la sim all’interno non è stata una buona idea, anche se probabilmente lo smartphone sarebbe stato ritrovato lo stesso.

Il poco furbo ladro che ha svaligiato la casa di Steve Jobs

steve jobs casa palo alto

La storia sembra paradossale invece è la pura verità: un ladro si è introdotto in casa di Steve Jobs sottraendo beni per circa 60.000 dollari in computer da iMac e Macbook oltre che iPad, iPod Touch e iPhone, ma poi è stato ritrovato proprio grazie agli smartphone rubati. Merito delle applicazioni che sono state sviluppate proprio per recuperare i dispositivi derubati che si geolocalizzano da remoto non appena ci si sincronizza su iTunes oppure non appena si avvia l’app per posizionarli su una mappa. Il ladro è stato così individuato (o meglio, il proprio IP) e la polizia ha potuto arrestarlo per condurlo davanti a un giudice per un processo per direttissima. Ironia della sorte, il malfattore non era a conoscenza del primo proprietario della casa che stava svaligiando. Si trattava infatti della casa di Steve Jobs a Palo Alto in California, la villona che fino a un anno fa circa aveva ospitato il co-fondatore di Apple e gli ultimi mesi prima di spegnersi a causa della malattia, il tumore al pancreas che non gli aveva lasciato scampo. Il ladro – Kariem McFarlin – vi si è introdotto senza conoscere il cognome della famiglia residente, semplicemente sfruttando il fatto che gli appartamenti fossero deserti e che non fosse attivo un antifurto o un qualsiasi altro sistema di videosorveglianza. Non era presente nessuno in casa e gli allarmi erano spenti probabilmente a causa di lavori di ristrutturazione in corso. Così, non appena entrato si è trovato davanti a un vero e proprio paradiso hitech e probabilmente qualche dubbio è emerso.
Oltre alle numerose foto di Steve Jobs, la casa era infatti piena dei prodotti che in questi decenni erano stati prodotti dalla società da lui fondata insieme al Woz e così ha fatto bottino pieno per un totale di ben 60.000 dollari con Macbook, iMac, iPad, iPod Touch e iPhone e chi più ne ha più ne metta, aggiungendoci anche un po’ di oggetti rari, come il portafoglio di Jobs contenente ancora la patente, e gioielli. Poi si è smascherato da solo una volta giunto a casa: si è collegato a Internet ed è stato possibile geolocalizzarlo dopo aver ottenuto l’indirizzo IP. Ovviamente Apple ha fornito l’aiuto necessario alle autorità per sbrigare le pratiche nel minor tempo possibile, tuttavia qualsiasi device Apple può essere geolocalizzato con l’applicazione Find My iPhone inclusa. Insomma, gli oggetti che ha rubato lo hanno incastrato andando a consegnarlo alla polizia. Ora è detenuto con una cauzione di 500.000 dollari: l’udienza si terrà il prossimo 20 agosto. Difficile immaginare un’assoluzione o una pena moderata per lo sprovveduto ladruncolo.

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