Airbnb e New York: scontro per affitti illegali

Airbnb, il famoso portale online che mette in contatto persone alla ricerca di un alloggio e coloro che offrono appartamenti o stanze, è sotto accusa per aver fatto aumentare i prezzi degli affitti a New York e infranto alcune leggi. Le accuse provengono dal consiglio municipale, che in una seduta, ha visto contrapporsi persone contrarie ad Airbnb, che indossavano sticker di colore giallo e portavano con sè cartelli, e persone a favore del servizio online. Fatto sta che in tutto il mondo Airbnb ha realizzato un sistema di business che non era mai stato creato in precedenza.

Airbnb ha rivoluzionato il modo di affittare appartamenti a breve e lungo termine. Questa piattaforma online permette a tutte le persone di poter pubblicare un annuncio e realizzare un’economia “parallela”, rispetto a quella dei classici hotel. A New York, tuttavia, questo fenomeno ha preso una piega che ha comportato un aumento dei prezzi generali. I numeri del successo di Airbnb, nella Grande Mela, sono evidenti visto che nel 2010 vennero affittati 2650 tra appartamenti e stanze private, mentre nel 2014 si è registrato un picco di oltre 16500 affitti. In poche parole, le persone sono incentivate sempre di più a convertire stanze o appartamenti in “hotel casalinghi”.

Airbnb e gli affitti illegali

Apartments As Hotels

Un altro fenomeno provocato da Airbnb riguarda il tempo di affitto. A New York, infatti, è illegare affittare un appartamento per meno di 30 giorni, a meno che il residente dell’appartamento vi abiti. Secondo i dati forniti, circa 3/4 degli affittuari non hanno violato questa legge. Per questo motivo, la protesta è arrivata al consiglio municipale in cui si sono contrastati coloro che sono a favore e coloro che sono contro.

Airbnb vs New York

Loft Airbnb a New York

Per risolvere questi problemi, New York ha deciso di potenziare il sistema di vigilanza sugli appartamenti. Allo stesso tempo, Airbnb di San Francisco, lo scorso ottobre, ha rimosso tanti affitti che violavano la legge. L’azienda ha comunicato che la maggior parte delle inserzioni sono in regola con la legge e condividere appartamenti e stanze permette di rendere la Grande Mela più conveniente per coloro che la frequentano. La partita tra Airbnb e la città di New York si è appena aperta e sarà interessante se in Italia verranno prese decisioni e create leggi a riguardo, come già avviene negli Stati Uniti.

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