DOOM, la recensione dello sparatutto più cruento degli ultimi anni

Non c’è che dire, se i giocatori vecchio stampo sentivano la mancanza di uno sparatutto talmente sanguinario e violento da farci sentire come negli anni 90, il nuovo DOOM non deluderà quest’ aspettativa. Il gioco, reboot del cassico del 1993, ci fa sentire, innanzitutto vecchi, poiché ricordiamo qualcosa del gioco di 20 e più anni fa e, in secondo luogo, va a colmare il vuoto lasciato dagli shooter arena in questi anni con un multiplayer frenetico come pochi e violento come nessuno. Abbiamo testato la versione PC sul nostro setup da gioco (i7 4790K – GTX 970 – 16 GB Ram 1666 Mhz) e siamo pronti a scrivere una recensione.

TRAMA

doom 2016

Gli umani si ritrovano su Marte per estrarre l’Argent, fonte di energia di cui sulla Terra hanno un disperato bisogno. Questa fonte di energia, però, scaturisce da una frattura che mette in comunicazione il mondo degli umani con quello dei demoni e, dopo essere stata soggiogata dall’oscurità, una scienziata decide di aprire un portale per permettere alle creature maligne di invadere la nostra dimensione. Il silenzioso protagonista del gioco avrà il compito di rimandare tutti gli abomini nella loro dimensione a suon di colpi di arma da fuoco. La narrazione in DOOM passa in secondo piano lasciando spazio a piccole scene di inframezzo, ma siamo stati d’accordo con questa scelta, in quanto anche il primo gioco non lasciava troppo spazio alle chiacchiere ed era incentrato più sulla pura azione.

GAMEPLAY

DOOM

DOOM si presenta come un FPS dai ritmi serrati e frenetici il cui unico scopo è quello di far vedere al giocatore più sangue possibile scaturito dall’uccisione del maggior numero di demoni. Niente ricariche di colpi, solo azione continua ed enormi aree in cui muoversi per evitare di essere uccisi dai numerosi nemici che ci si pareranno dinanzi. Potremo scegliere di uccidere demoni a suon di bocche da fuoco, che variano il proprio rateo grazie a due colpi speciali per arma, o con la nostra motosega, stando attenti a non finire il carburante, e potremo, man mano, potenziare le nostre armi in una miriade di modi che faranno contenti i giocatori più avvezzi all’ottimizzazione del proprio arsenale. Davvero ottimo il multiplayer veloce e frenetico e che ricorda i migliori Serious Sam con quel tocco di brutalità e viscere in più che non guasta mai.

LATO TECNICO

doom 2016 feature

DOOM mantiene un frame rate stabile sui 60 frame al secondo in Full HD e 2K con la nostra configurazione, mentre su Console, rinunciando a qualche effetto grafico, riesce mantenere lo stesso frame rate e, anzi, a volte riesce a salire al di sopra dei 60 FPS. Il motore di gioco, id Tech 6, nonostante mostri qualche caricamento troppo lungo e qualche texture che ci mette un po’ a raggiungere la giusta risoluzione, riesce a mantenere ottime prestazioni in game in aree di gioco molto vaste, cosa che accade anche nel multiplayer. Dal punto di vista grafico dobbiamo dire che gli effetti di luce ci sono piaciuti molto, specialmente quelli delle esplosioni ed il colpo d’occhio generale, per quanto ispirato che sia, non spicca per pulizia grafica o per bellezza oggettiva, presentando, difatti, uno stile a tratti horror che molti utenti potrebbero non apprezzare. Ottima la colonna sonora con musiche sempre incalzanti, sincopate e violente, perfettamente inerenti al contesto.

VOTO FINALE

Si sentiva la mancanza di un gioco in cui si dovesse prima sparare e successivamente fare domande. DOOM è divertente, veloce e premia l’abilità del giocatore, tratti che negli ultimi tempi sembravano essere scomparsi dal panorama videoludico.

VOTO: 8

PRO: Ottima giocabilità – Tante armi con cui divertirsi – Ottimo il sistema di upgrade dell’equipaggiamento – Musiche azzeccate al contesto

CONTRO: Caricamenti lunghi – Atmosfere non adatte a tutti i giocatori

Acquista Doom – Day-One – PlayStation 4 su Amazon

Impostazioni privacy