Maturità 2016, versione greco Classico: traduzione di Isocrate e Vivere secondo giustizia

Tutto pronto per la seconda prova degli Esami di Maturità 2016 con la versione di greco che quest’anno impegnerà il Liceo Classico che l’anno scorso si era cimentato con il latino. Online è scattato immediatamente il toto-scommessa per andare a puntare su un autore rispetto a un altro.

Come riportato dalle fonti online, il brano di greco che gli studenti dovranno tradurre è tratto dal Panegirico di Isocrate. Il brano in questione è Vivere secondo giustizia non solo è corretto, ma anche conveniente per il presente e per il futuro. La versione di greco, in particolare, riguarda i capitoli 34, 35 e 36 dell’opera di Isocrate.

SVOLGIMENTO SECONDA PROVA GRECO CLASSICO: TRADUZIONE ISOCRATE

Vedo che coloro che preferiscono l’ingiustizia e considerano bene supremo prendere qualcosa agli altri, patiscono le medesime cose degli animali adescati, e in un primo momento godono delle cose che avrebbero preso ma poco dopo si ritrovano nei mali più grandi e invece coloro che vivono con pietà e giustizia vivono nel presente con sicurezza e posseggono più dolci speranze per l’eternità. Se queste cose non sono solite accadere in tutti i casi, questo avviene per molto tempo. Bisogna quindi che gli individui che hanno senno, dal momento che non sanno distinguere l’utile, mostrino di prediligere ciò che loro giova. Ma si comportano nel modo più irragionevole di tutti gli altri quando ritengono che la giustizia sul torto possa essere l’attività più bella e maggiormente gradita agli dei, e invece ritengono che coloro che si servono di questa vivono in modo peggiore rispetto a coloro che scelgono la malvagità. Io vorrei che come conviene elogiare la virtù, possa essere comune che coloro che ascoltano si persuadano anche a praticarla: adesso tempo di dire tali cose invano. Siamo stati danneggiati a lungo dagli uomini che potendo nient’altro che ingannare e che disprezzano tale ricchezza e che quando vogliono intraprendere una guerra contro gli altri, gli stessi che avevano preso le ricchezze e che osano dire che bisogna imitare gli antenati e di non tollerare che siamo scherniti e che navighino il mare coloro che non vogliono pagare i tributi.

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