Light Phone: il telefono grande come una carta di credito

Light Phone potrebbe diventare davvero la proposta ideale per chi cerca un cellulare, o meglio dire un telefonino, e non uno smartphone. Qualcosa che possa finalmente rispondere alle domande di chi non è interessato alla navigazione online ultraveloce su grandi schermi touchscreen a risoluzione 4k, che non ha mai scattato una foto in vita sua né girato un video, che non sa nemmeno cosa sia un fingerprint né il chip NFC. Insomma, qualcosa di antico nella sostanza, ma molto concreto nella forma e nell’usabilità. Dopo un grandissimo feedback su Kickstarter, Light Phone è pronto alla vendita per trovarci così finalmente di fronte a un cellulare essenziale che telefona e segnala l’ora. E può essere equiparato a una carta di credito in quanto a dimensioni. Basta. Peccato solo per il prezzo forse un po’ troppo esagerato. Scopriamo tutte le informazioni dopo la continuazione.

Light Phone, grande come una carta di credito

Definirlo minimalista può davvero sembrare un eufemismo perché Light Phone riduce all’osso – e ancora più in profondità – tutto ciò che si può fare con un telefonino. Come da nome, va ad alleggerire il più possibile fino a scendere a livello quasi impensabile ai giorni nostri. Grande più o meno come una carta di credito e spesso poco più, questo modello può essere ordinato in due colorazioni: una bianca candida e l’altra nera. Sono solamente tre le funzionalità che sono supportate: effettuare una chiamata, riceverla e indicare l’orario. La rubrica ha una memoria minima che può registrare solamente nove numeri.

Il sistema operativo di Light Phone

A sorpresa, c’è però un sistema operativo a bordo ossia Android. L’os di Google è stato ottimizzato, naturalmente, per far sì che solo le funzioni desiderate siano supportate. La connessione è limitata al 2G ossia GSM e la batteria può durare fino a tre giorni in standby (ci saremmo attesi di più, stile Nokia 3310 per intenderci). Ci sono alcune precisazioni da specificare: richiede una Sim per funzionare, tuttavia è una sorta di secondary-phone, dunque deve essere necessariamente agganciato allo smartphone principale e richiedere l’inoltro delle chiamate dall’operatore per un costo che – negli USA – è di 5 dollari al mese. Qualcosa che può venire incontro alle esigenze dei businessman più che degli utenti basici.

Già perché l’idea non si sposa bene con cosa si immagina in principio ossia un telefonino semplice, ma è un supporto di affiancamento. Pur avendo raccolto un buon successo su Kickstarter (dove era apparso nel 2015, dopo altre idee simili come Janus Phone), queste limitazioni finiranno per limitare assai il ventaglio di possibili acquirenti. Chissà se qualcuno riprenderà l’idea per un telefonino basilare da pochi euro per un pubblico anziano oppure molto giovane o per tutti gli anti-smartphone? Qualcosa sul mercato c’è già, ma manca di quella brillantezza che solo un design un po’ ricercato può donare.

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