Alla scoperta del nuovo quartier generale di Amazon, una sede una città

Amazon, il sito di e commerce più famoso del web, fondato da Jeff Bezos nel lontano 1994, è ormai divenuto parte integrante della nostra vita. Di Amazon è molto difficile farne a meno e praticamente impossibile non conoscerlo. Sul web quando sentiamo parlare di Amazon, si parla di offerte Amazon di sconti Amazon promozioni e acquisti. A differenza di quanto potremmo apprendere nei prossimi giorni, oggi andiamo a scoprire (indirettamente) il quartier generale di Amazon a Seattle.

Il nuovo quartiere generale di Amazon

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Una azienda come Amazon non può che puntare alla vetta e il nuovo quartier generale lo fa nel migliore dei modi: tre grattacieli da quattro miliardi di dollari in pieno centro a Seattle. Uno spettacolo per gli occhi e un capolavoro a cielo aperto viene definito da chi ha avuto il piacere di osservare la nuova struttura dal vivo.

Il nuovo quartier generale di Amazon è la realizzazione di un ideale, l’incarnazione di un pensiero di una azienda capace di pensare ogni giorno sempre fuori dagli schemi; lo conferma lo stile in assoluta controtendenza rispetto a quelli che sono i colossi della Silicon Valley ove abbondano colori fluo, sale giochi anni 80 e quel tocco retrò che affascina ogni startupper d’oltre oceano che si rispetti. Bezos però ha deciso di fare diversamente, di distinguersi e in totale controtendenza, presenta un HQ il cui elemento predominante è il legno, accompagnato da una pietra scura e da tante vetrate.

La nuova sede di Amazon a Seattle è quello che più si avvicina a un piccolo paradiso per i dipendenti: non mancano i servizi come bar, aree relax, serre, spazi all’aperto e e spazi di condivisione per non limitare chi ci lavora. Per Amazon il lavoro è una cosa seria, ce lo dimostra la cura per i dipendenti e le numerose misure prese per rendere il quartier generale un posto quanto più accogliente possibile.

Amazon, amici dei cani

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Amazon è una delle aziende più amiche dei cani in assoluto, un degli elementi più “simpatici” di chi ha avuto il privilegio di visitare questo magnifico posto. Gli amici a quattro zampe sono uno dei punti cardine di Amazon, che integra all’interno della sua struttura una scultura di Rufus, il primo cane di un dipendente passato a miglior vita nel 2009. Da lì, Amazon ha accolto con grande entusiasmi i cani. Nella nuova struttura infatti i cani (dei dipendenti) sono ben accetti e godono di ampi spazi dove girare, giocare o semplicemente riposarsi. C’è solo una zona alla quale i cani non possono accedere, quella delle tre serre sferiche che conservano un pezzo di foresta amazzonica e che l’azienda punta a preservare il più a lungo possibile.

Nuova sede di Amazon, tutte le curiosità

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Se il sostegno per i cani è uno degli elementi di maggior fierezza di Jeff Bezos, ecco che a stuzzicare la curiosità dei venditori è la strana consuetudine di regalare banane sia ai dipendenti che alle persone che passano nei pressi del quartier generale di Amazon a Seattle. A detta del patron dell’azienda sono sane e fanno e come tali devono essere disponibili per tutti. L’imprenditore, prima dell’acquisto di Whole Foods Market, ha fissato a 13.000 le banane messe a disposizione nella maxi struttura.

Amazon quando la mentalità è tutto

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Dietro a una grande compagnia di calibro mondiale non può che esserci una mentalità di altrettanta caratura. Ad Amazon ciò che conta maggiormente è cliente, amministratori delegati (si, ce ne sono più di uno ma l’ultima parola spetta a Bezos) pongono il cliente in cima ai loro pensieri. La messa in prima posizione del cliente nasce dalla necessità di imparare dagli errori del passato e fare tesoro di tutte le esperienze. L’immagine di Amazon in certe occasioni è stata lesa da spiacevoli episodi, uno su tutte le massacranti condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti i lavoratori nei centri di smistamento Amazon, dai piani alti dichiarano di conoscere una compagnia diversa da quella descritta.

INNOVAZIONE, PAROLA D’ORDINE

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Amazon è sicuramente una delle aziende più innovative che la storia ricorda. In Amazon l’innovazione è una cosa seria, tanto che esiste una vera e propria prassi per concretizzare le idee innovative, una prassi al contrario di ciò che viene generalmente fatto in occasione della presentazione di una idea: questa viene presentata come comunicato stampa come se fosse pronta a sbarcare il giorno successivo sul mercato e ipotizzando le domande che farebbero i giornalisti di settore e, ovviamente, le risposte. Se l’idea supera questo arduo test, viene messa in pratica. I figli di questa tipologia di test sono molteplici: Alexa, lo speaker con assistente vocale dell’azienda, Amazon Prime Now, il servizio di consegna ultra rapido per i prodotti dello store digitale, e così via. Ogni anno centinaia di idee vengono messe al vaglio ma solo le migliori vengono approvate.

La storia di un successo annunciato

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Amazon a tre anni dalla sua fondazione, ovvero nel 1997, poteva già vantare un milione e mezzo di clienti che acquistavano sul sito e un giro di affari di circa 150 milioni di dollari. Un successo costante che vent’anni dopo raggiunge cifre da capogiro, 150 ora, sono miliardi. Una evoluzione esponenziale e costante quella dei profitti, agevolate secondo alcuni da fiscalità favorevoli in alcune nazioni. Una affermazione che sembra non essere gradita ai vertici dell’azienda che affermano con fermezza di svolgere il pagamento delle tasse in perfetto rispetto delle normative fiscali dei paesi in cui Amazon è presente. Una menzione anche per l’Italia dove i commercianti Italiani hanno guadagnato 250 milioni vendendo all’estero tramite il portale.

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