Caraffa hitech segnala se il latte è andato a male

Lasciar andare a male gli elementi è sempre un peccato e se uniamo questo assioma alla fissazione degli americani per il latte ecco che trova senso e motivo l’ultima creazione hitech diy – do it by yourself, dai da te – sviluppata da un gruppo di studenti di 11 anni. Che cos’è? E’ una speciale caraffa che da un lato conserva il latte in frigorifero e dall’altro analizza in ogni istante la qualità del liquido informando l’utente dell’eventuale acidità troppo alta e dunque della necessità di buttare via il tutto.

La caraffa che analizza il latte è il frutto di un progetto scolastico che ha impegnato un gruppo di scolari di 11-12 anni. Per la precisione si tratta di classi della Public School 126 / Manhattan Academy of Technology di New York con la supervisione degli insegnanti che hanno aderito al concorso. L’idea di base è quella di evitare di consumare latte andato a male e allo stesso tempo di monitorare in ogni istante la qualità del liquido così da prevenire di sprecare una risorsa alimentare importante.
 
Sono stati ispirati da due casi di intossicazione registrati in California nei mesi precedenti con persone che sono state ricoverate a causa di latte andato appunto a male. Può infatti accadere che la data di scadenza non sia un riferimento sicuro al cento per cento e così si è dotata la caraffa di alcuni speciali sensori per l’analisi chimica del latte. Si constata così la qualità di colore, odore e gusto in combinazione con il PH (scala di misura dell’acidità o della basicità di una soluzione) e nel caso i valori non soddisfino le aspettative viene emesso un allarme per attirare l’attenzione dell’utente.
 
Perché il latte sia commestibile, il valore del PH dev’essere compreso tra valori di 6,5 e 7,2, altrimenti si corre il rischio che i batteri formatisi possano nuocere alla salute. Il rilevatore dell’acidità, una volta riscontrato il valore anomalo, invia un input e si accende una lucina nella parte alta della caraffa in prossimità della maniglia. Si potrà anche monitorare la temperatura interna grazie a una fascetta-termometro simile a quella degli acquari. Il prototipo ha vinto un premio alla First Lego League Global Innovation Competition e ha ricevuto 5000 dollari dalla X Prize Foundation.

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