Disney lancia il suo primo adorabile robot | ma a cosa servirà?

L’azienda mette assieme animazione, apprendimento per rinforzo e un ventaglio di performance emotive. Il risultato è incredibile

Chi altro poteva riuscirci se non Disney? La celebre casa di produzione è da anni al lavoro per dare alla luce un robot credibile nel simulare le emozioni umane. Solamente qualche giorno fa è stato presentato l’ultimo adorabile esemplare, sembra uscito direttamente dai disegni della Pixar. Può camminare da solo e rimanere perfettamente in equilibrio sulle sue zampette.

Nuovo robot della Disney
Disney ha presentato dei piccoli e simpatici robottini – foto via Disney – Tecnocino.it

Con la sua creazione più recente Disney Imagineering, il diparto ricerca e sviluppo del colosso di Hollywood, si è veramente superata, si vede che gli addetti ai lavori hanno riversato tutta la loro passione in questo progetto. Si tratta probabilmente dell’operazione meglio riuscita dopo lo sciamano Na’vi iperrealistico presente a Disney World.

Disney presenta il suo nuovo robot a Detroit, guardatelo: è tenerissimo!

Siamo alla Conferenza Internazionale sui Robot Intelligenti di Detroit, qui Disney qualche giorno fa ha presentato il suo nuovo robot – al momento ancora senza nome. Può camminare senza alcuna assistenza e rimanere sui due piedi anche se dovesse perdere l’equilibrio su un terreno difficile o nel malaugurato caso in cui qualcuno gli sfili un tappeto da sotto le ‘zampe’.

È quasi interamente stampato in 3D ed è stato sviluppato dal team di ricerca Disney di Zurigo in meno di un anno, a guidare il progetto Moritz Bächer, che a IEEE Spectrum ha rivelato che: “La robotica si concentra soprattutto sulla camminata, che deve essere affidabile. Per Disney però non è abbastanza, i robot devono anche trasmettere un’emozione negli spostamenti”.

Nuovo robot Disney, a cosa serve e come funziona
Disney ha messo insieme animatori e ingegneri per creare il suo nuovo robot, il risultato è sbalorditivo – tecnocino.it (fonte foto IG @waltdisneyimagineering)

Gli ingegneri infatti hanno lavorato assieme agli animatori per far sì che il piccolo robot si potesse muovere in modo espressivo senza però cadere proprio come se fosse il personaggio di un cartone animato – soprattutto tramite un meccanismo di apprendimento per rinforzo.

Un po’ quello che era successo con Anki, il giocattolo di Cozmo. “Gli strumenti a disposizione degli animatori non prendono in considerazione la fisica, nella maggior parte dei casi. È difficile per gli artisti immaginare animazioni che possano funzionare nel mondo reale”, ha spiegato Bächer.

L’ultimo arrivato somiglia a WALL-E ma potrebbe passare anche per uno dei droidi di Star Wars, con ogni probabilità però non verrà inserito in nessun parco divertimento della Disney – lo stesso destino di concept già presentati, uno che somigliava a Groot e l’altro a Judy Hopps.

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