Dubai e il museo hitech del futuro da 136 milioni di dollari

I canoni standard non sono roba fatta per Dubai, città dove regna l’abbondanza. La città più importante degli Emirati arabi si arricchirà di un immenso anello ovale che racchiuderà entro il 2017 un Museo dell’Avvenire. L’operato incentrato sul mondo delle innovazioni tecnologiche verrà costruito ad un costo stimato sui 136 milioni di dollari, vale a dire 125 milioni di euro al cambio attuale. Sul principale tratto autostradale di Dubai, l’edificio sarà in bella compagnia visto che affianco a lui ci sarà niente di meno che il Burj Khalifa, la torre più alta del mondo con i suoi 828 metri di altezza: un sogno per tutti i turisti che si recano sul posto a milioni ogni anno.

Dubai, che si impone come un grande centro regionale di affari e una destinazione turistica, ha come ambizione quella di diventare “una destinazione mondiale per gli inventori e gli imprenditori”, ha dichiarato il sovrano dell’emirato, lo sceicco Mohamed Ben Rached Al-Maktoum, lanciando il progetto lo scorso mercoledì. Il Museo dell’Avvenire “unirà i più grandi ricercatori, designer, inventori e business men sotto lo stesso tetto”, stando a quanto rilasciato da parte di chi ha concepito questo progetto titanico.

Sette piani accoglieranno dei laboratori di innovazioni incentrati sulla salute, sull’educazione, sulle città intelligenti, sull’energia e sul trasporto. Il museo sarà anche una piattaforma per esporre e testare le ultime innovazioni dei giganti della tecnologia e offrirà delle opportunità di collaborazione con le ditte e le grandi università o centri di ricerca nel mondo, come fanno sapere i suoi ideatori.

Il Museo dell’Avvenire sarà un pozzo di idee e di concezioni reali, motore dell’innovazione”, ha sottolineato lo sceicco Mohamed Ben Rached Al-Maktoum, ribadendo il suo intento di “non rimanere indietro” in un mondo “che guarda ad una nuova era […] di grandi rivoluzioni tecnologiche.” La città stato di Dubai, che conta al giorno d’oggi 2.3 milioni di abitanti, moltiplica i progetti in attesa della mostra universale che accoglierà nel 2020. Una sfida ambiziosa, ma che promette di rivoluzionare il mondo della tecnologica e il modo di viverla. Sfida forse gigantesca, ma i mezzi dell’Emirato non mancano di certo e Dubai saprà, una volta ancora, trovare il modo giusto per mettersi in primo piano e confermarsi come una delle città più innovative al mondo.

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