MIT: batterie ai virus

Direttamente dal MIT una nuova interessante idea sull’evoluzione dei dispositivi elettronici e tecnologici: la batteria al virus. Utilizzando il virus M13 si potrà ridurre le batterie a uno strato sottilissimo e dalle dimensioni microscopiche. Ecco tutti i dettagli di questo prototipo che ci anticipa un po’ di futuro.

No, questa volta non c’entrano i device venduti già infetti con virus integrato che hanno causato figuracce anche a marche famose come Asus, ma anche all’HDD Maxtor Basics Personal Storage 3200. Qui il virus è la batteria. Si è preso in considerazione il virus M13 completamente innocuo per l’uomo che può fungere da componente per la batteria al litio riducendo drasticamente le dimensioni.
 
M13 ha la capacità di compattare una struttura complessa e elaborata in un corpo filamentoso che lo rende ideale per questo utilizzo particolare. Dal MIT hanno modificato ad hoc la sequenza proteica del virus facendolo diventare un anodo sostitutivo per batterie al ltitio. Il catodo è invece formato da una superficie conduttiva sulla quale viene appunto stampata una fila di M13 e il tutto è immerso in una soluzione al litio.
 
Il risultato è una striscia sottile pochi micron che può ampliare la capacità formando più strati sovrapposti. I primi test hanno evidenziato un’ottima abilità nel ricaricarsi in tempi brevi più e più volte.

Impostazioni privacy