Jet supersonico Lynx: da New York a Tokyo in 90 minuti

Il jet supersonico Lynx di Xcor viaggerà alla straordinaria velocità di 4000 km all’ora arrivando a una altitudine superiore ai 100 chilometri (ossia oltre il limite dello spazio) per collegare praticamente quasi tutto il mondo in meno di tre ore, appena 90 minuti da New York a Tokyo. Lynx ospiterà a bordo solamente due persone ossia un pilota e un co-pilota passeggero e sarà grande circa quanto un normale jet privato con una lunghezza di 9 metri e un’apertura alare di 7 metri. Sarà in grado di superare la velocità di crociera del Concorde (oltre che la sua altitudine operativa), ok ma quando lo vedremo?

I primi voli di prova si vedranno già il prossimo anno (2013) dunque siamo arrivati nella parte operativa del progetto, come confermato dal portavoce della società, Bryan Campen. Ovviamente i costi dei biglietti saranno esclusivissimi dato che per una traversata oceanica ultraveloce varrà un assegno da 95.000 dollari. Il jet di Xcor potrà compiere fino a quattro voli al giorno. C’è anche il nome del primo passeggero che sarà la miliardaria californiana Mercedes Becerra. Insomma, Richard Branson, patron della Virgin, conosce già il nome degli avversari numero uno del proprio progetto Virgin Galactic.
 
Non è l’unico aereo supersonico di linea in progetto. Per ora conosciuto confidenzialmente come Green Dart ossia come dardo verde, il nuovo spettacolare aereo supersonico della NASA sembrerà proprio una accuminata e futuristica punta di freccia lanciata verso altitudini elevate. Il nuovo mezzo supersonico della NASA uscito fuori dalle menti del team di Lockheed Martin, punta tutto sulle linee aggressive e su profili quasi affilati per ridurre al minimo i consumi e aumentare al massimo la capacità di carico, anche grazie a un nuovo motore.
 
Green Dart sembra uno spazioplano ossia un mezzo ibrido in grado di volare sia in atmosfera sia al di fuori, in realtà può considerarsi un parente stretto di un Concorde. La NASA e le compagnie spaziali private hanno in cantiere diversi spazioplani, il più famoso è quello della Virgin per il turismo in orbita. Il dardo verde punta su un motore dal design “inverted-V” ossia piazzato sotto le ali stesse: nelle simulazioni al PC è emerso che patisce meno il boom sonico, aumenta la portata e il carico di conseguenza inquina sensibilmente meno. E’ stato presentato lo scorso Aprile alla NASA Aeronautics Research Mission Directorate, ma non si vedrà nei cieli prima del 2030-2035

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