Facebook nuovamente al centro dei bisticci legali americani: questa volta Mark Zuckerberg deve vedersela con tale Paul D. Ceglia, che lo scorso 30 giugno ha depositato ufficialmente un reclamo alla Corte Suprema Americana rivendicando diritti sul social network per un totale dell’84 per cento delle azioni.
Il grafico, che abita a Wellsville nello stato di New York, ha mostrato un contratto firmato 28 aprile 2003 che certificava la sua collaborazione con Zuckerberg per il design e lo sviluppo del sito per una somma complessiva di 1000 dollari e per il 50% del prodotto finale.
All’epoca il sito appariva circa come l’immagine che vediamo qui sopra ed era chiamato The Face Book o The Page Book, per il momento era aperto solo agli ex accademici americani con email universitaria, salvo poi crescere in modo esponenziale col boom del 2009.
L’originale 50% sarebbe lievitato visto che per contratto ogni giorno di ritardo sull’uscita del portale comportava l’1% a giorno: 34 dì fanno 34% in più quindi 84% totale. Una volta constatato il successo, Zuckerberg avrebbe versato i 1000 dollari ma avrebbe cambiato il dominio da thefacebook.com a facebook.com per rompere i termini del contratto. Il valore attuale di Facebook è stimato in 10 miliardi di dollari.