Spazio: concepire a gravità zero potrebbe essere pericoloso
Spazio: concepire a gravità zero potrebbe essere pericoloso come dimostrato da un recente esperimento australiano sulle staminali
Pubblicato da Diego Barbera Martedì 19 ottobre 2010

Sulla ISS, ossia la International Space Station, hanno già convissuto astronauti di ambo i sessi e non è una leggenda metropolitana quella che dà già per quasi certo il primo innamoramento in orbita, poi ovviamente consumato a gravità zero.
Tra i vari esperimenti condotti dalle varie agenzie spaziali inernazionali, quello della riproduzione nello spazio è quello che stuzzica di più il pubblico scientifico-gossipparo. Tuttavia arriva un monito molto pesante: concepire a zero G potrebbe essere pericoloso
Il problema sembra incentrato sul fatto che le cellule staminali embionali non si comportano nello stesso modo sulla Terra e a gravità zero. I ricercatori australiani hanno simulato condizioni di gravità assente sulla Terra e hanno studiato il comportamento di questo particolare tipo di cellule
L’esperimento australiano è stato condotto per 28 giorni con cellule staminali mantenute in una condizione di “caduta libera” costante, alimentate con ossigeno e nutrienti. E’ stato notato che il 64% delle proteine che compongono le cellule staminali risultano differenti rispetto a condizioni di gravità tradizionale. Mutazioni che comporterebbero danni alle ossa e al DNA, oltre che al sistema immunitario.
Sembra dunque da escludere la possibilità di tentare la prima gravidanza nello spazio a meno che non si possa contare su un sistema di simulazione della forza di gravità terrestre. Un duro colpo per le future (e fantascientifiche, per ora) missioni a lungo termine verso mondi sconosciuti? L’uomo a gravità zero – o meglio dire a microgravità – vede panorami e fenomeni spettacolari, ma soffre nel fisico perdendo in tono muscolare, con le masse che si atrofizzano, le ossa diventano più fragili e il cuore batte irregolare. Ma questo non fermerà i ricercatori che continueranno a studiare metodi per ovviare a questi limiti.