Google Doodle per Howard Carter con la tomba maledetta di Tutankhamon

Il Google Doodle di oggi è dedicato a Howard Carter, che ormai si può confondere per l’omonimo celebre cestista, ma che in realtà – come si può facilmente appurare osservando lo screenshot qui sopra – è ovviamente riferito all’archeologo ed egittologo britannico nato esattamente 138 anni fa a Swaffham nel Regno Unito, il 9 maggio 1874 e scomparso a Londra il 2 marzo del 1939. E’ diventato immortale per aver scoperto una delle poche tombe dell’antico Egitto rimaste del tutto intatte dall’intrusione dei saccheggiatori. Ci riferiamo ovviamente a quella per Tutankhamon. Google ha raffigurato la scena della scoperta della tomba, i cui tesori sono ora apprezzabili nel museo del Cairo. E’ stata definita come maledetta, in modo quasi “pubblicitario” all’epoca, visto che tutte le persone che ci hanno avuto a che fare con la scoperta sono morte in situazioni spesso bizzarre. E per promuovere la scoperta ci si è inventati o comunque si è forzato il concetto, grazie alle coincidenze.

Ma torniamo al protagonista del Doodle odierno del 9 maggio 2012 ossia Howard Carter, che contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non era il classico archeologo d’antan proveniente da famiglie agiate. I genitori erano della borghesia, con il padre Samuel pittore ritrattista presso l’Illustrated London News: un lavoro che gli conferiva un certo prestigio, ma non un benessere economico assoluto, tuttavia grazie alle proprie conoscenze riuscì a introdurre il piccolo Howard nell’ambiente dei più famosi collezionisti di antichità egizie dell’Inghilterra, come il barone William Amhurst Tyssen-Amherst.
 
Da lì la conoscenza dell’egittologo Percy E. Newberry che prese il giovane appassionato sotto la propria ala e lo inviò come disegnatore presso una spedizione del British Museum; già perché Howard, pur non essendo talentuoso come il padre, aveva comunque imparato le nozioni degli acquerelli e con questa base dipinse i ritrovamenti della spedizione, iniziando la propria carriera. Stette sei mesi in Egitto con Sir William Matthew Flinders Petrie imparando l’arte del mestiere dell’archeologia. A soli 25 divenne responsabile di siti come Karnak, Luxor, Tebe e la Valle dei Re e scavò presso le tombe di Seti I, Nefertari e così via. Una rissa con colleghi francesi lo portò al licenziamenti, ma sopravvisse come pittore.
 
Si riprese grazie ai finanziamenti del conte George Herbert e arrivò finalmente nel 1924 alla tomba di Tutankhamon, una delle scoperte egittologiche più importanti di tutto i tempi. Era rimasta così come era stata sigillata dal XIV secolo a.C.. Perché viene considerata maledetta? Perché tutti i membri della spedizione sono morti nel giro di qualche anno, in coincidenze a volte drammatiche. In realtà si tende a considerarla una leggenda visto che all’epoca, viste le condizioni igieniche e anche il progresso medico, non era così difficile ammalarsi durante le spedizioni e stesso dicasi per gli incidenti. Howard, per altro, morì all’età non certo così prematura di 65 anni. Ecco tutte le altre imperdibili opere d’arte di Google con i Doodle.

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