iPhone va bruciato: rabbino israeliano attacca Apple

iPhone è un dispositivo maligno e per questo non dev’essere utilizzato, nel caso si sia già acquistato allora dev’essere immediatamente bruciato“: è questo il monito lanciato da una delle autorità religiose più ortodosse (e seguite) in Israele, il rabbino Chaim Kanievsky. E mentre c’è già chi lo ha inverosimilmente avvicinato a Google, magari grazie a una sponsorizzazione ombra, l’ipotesi bufala sulla frase è caduta immediatamente visto che il quotidiano ultraortodosso Yated Nèeman ha effettivamente pubblicato su carta lo scambio di vedute hitech tra il teologo e talmudista e un lettore che aveva chiesto il suo parere in merito all’ultima creatura di Apple. “Vendere un iPhone a un ebreo è come vendere un’arma”, ha specificato il rabbino.

Non sono mancate le code per l’acquisto da subito di iPhone 5, anzi, rispetto alla precedente generazione iPhone 4s è stato registrato un incremento di ben l’83% se si prende come riferimento l’Apple Store iconico della 5th Avenue a New York e altri punti importanti tra quelli sparsi sul territorio americano. C’è anche chi si è messo a contare, dunque, come nel caso della Grande Mela: alle 8 di mattina c’erano già 775 persone contro le 460 del 2011. Sintomo che l’aspettativa per la sesta generazione è stata più alta che mai o almeno la più alta dal 2008 quando si è iniziato a prendere in considerazione questa bizzarra statistica.
 
iPhone 5 ha debuttto il 21 settembre negli USA in tutte le varianti e con prezzi sotto contratto da 199 dollari in su. C’era così tanto fermento intorno all’uscita del nuovo melafonino che si era già addirittura formata una coda – o meglio dire un accampamento – davanti all’Apple Store di New York, a due passi da Central Park sulla modaiola Fifth Avenue ben quattro giorni prima del lancio. Si è insomma ripetuto il record di attesa del primo iPhone che nel 2007 aveva visto il primo storico “iWaiter“, un bizzarro tipo che aveva attirato l’attenzione dei media con la sua pittoresca mise e con cartelli divertenti mostrati a favore di camera. iPhone 5 uscirà in Italia il prossimo 28 settembre.

Come possiamo ammirare nello scatto in testa all’articolo, c’era già una piccola fila in attesa del lancio di iPhone 5 che è avvenuta venerdì. Un manipolo di fanboy scatenati che pur consci della possibilità di prenotare online oppure di rivolgersi a rivenditori, vogliono vivere ancora una volta l’emozione dell’attesa più lunga e sudata (o che rivenderanno il loro posto privilegiato per l’acquisto a caro prezzo). Sintomo che forse iPhone 5 non sarà un flop come molti affermano, anche perché ha già registrato 2 milioni di richieste di prenotazione nel giro di un giorno appena. Anche a Londra (Regents Street e Covent Garden) c’era già qualcuno accampato (vedi foto) dalle prime ore.
 
iphone 5 coda uk
 
Il primo caso è del 2007 quando mancavano non molti giorni all’uscita del primissimo iPhone e c’era già qualcuno che aspettava la sua uscita, per essere il primo ad acquistare il gioiello della Apple che era stato presentato da Steve Jobs qualche mese prima. Ovviamente il bizzarro tipo era piazzato presso l’iconico Apple Store cubo-di-vetro a New York, accompagnato da un amico e mostrava un cartello abbastanza curioso come potete ammirare nell’immagine qui sotto:
apple guy
 
Da quanto si è potuto capire il tipo è un veterano se così si può dire, visto che aveva già fatto lo stesso quando era uscita la Sony PS3 che negli States e in Giappone più che in Europa ha visto una fila oceanica e accampamenti per portarsi a casa una delle poche console disponibili al lancio. E ovviamente dopo il lancio si era registrato un mercato con prezzi folli su internet, così come poi è avvenuto anche con il primo melafonino, ora conosciuto come iPhone 2G. Tornando al “tipo che aspetta”, portava con sé un cartello sul quale si poteva leggere una sorta di richiesta di sostegno alla gente di New York: “Ciao NY sono qui già in fila per l’iphone che uscirà il Venerdì 29 giugno alle 6 di pomeriggio. Donazioni per cibo e tessere per la metro sono ben accette. Grazie NY per il supporto”. Oggi i “tipi che aspettano” sono anonimi, ma anche loro si sono guadagnati una piccola vetrina online, ancora una volta. Contenti loro.

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