Tecnologie immaginate nel’73 da Woody Allen [FOTO]

Rivedendo Il Dormiglione (Sleeper), un film di Woody Allen del 1973, è possibile rimanere piacevolmente stupiti da come questo primo e ultimo esperimento di fantascienza del celebre regista-attore avesse ipotizzato tecnologie che poi sono realmente arrivate. Arrivate per altro ben prima del 2173, anno in cui la storia è ambientata: di certo buona parte delle tecnologie messe su pellicola erano state prese dall’immaginario comune sul futuro negli anni ’70, tuttavia è divertente scoprire come la realtà abbia seguito l’immaginazione piuttosto coerentemente.

Pescando un po’ da 2001: Odissea nello Spazio e un po’ da Fahrenheit 451, la storia racconta di tale Miles Monroe, clarinettista jazz e proprietario di un ristorante per vegetariani, che viene risvegliato dall’ibernazione alla quale si era sottoposto due secoli prima, in seguito a un errore dopo un’operazione di ulcera duodenale. Imparerà a conoscere come il mondo si è evoluto (male). Rimandandovi alla trama completa, concentriamoci sul contorno ossia su tutto il mondo che Allen ha immaginato.
 
robot allen
Una delle immagini più famose sul film è quella con Woody Allen come maggiordomo robotico. Ovviamente gli automi di oggi non sono ancora così evoluti e intelligenti, tuttavia come dimostrato ad esempio da Honda Asimo, i livelli attuali sono più buoni e aprono a orizzonti promettenti.
 
auto autonome woody
Dopo il risveglio dal sonno bisecolare, Woody è portato all’interno di una speciale auto simile a un hovercraft in grado di guidare da sola senza autista umano, un po’ come le attuali Google Car. Qui sotto, invece, una bella sessione di videochiamata tra Woody e il personaggio intrepretato da Diane Keaton, Luna. A proposito di Luna, è famosissima la scena con il macchinario Orgasmatron la cui funzionalità si può ben immaginare. Esiste già? Non in questa forma, tuttavia i “supporti” tecnologici in questo ambito non mancano.
facetime woody
 
hovercraft woody
Woody Allen ha immaginato buona parte dei veicoli come derivati dagli hovercraft, compreso un vettore personale montato su una sorta di zainetto, come i jetpack. Il cattivo del film è il Leader, un dittatore del quale è rimasto solo il naso. Il governo anela a riportarlo in vita utilizzando il DNA rimasto, se la clonazione umana non è ancora (ufficialmente) realtà come quella animale, la chirurgia robotica immaginata nel film trova già riscontri negli ultimi anni. Anche se la supervisione di personale medico umano è ancora necessario. Inoltre gli automi del film sono controllabili a voce con una sorta di Siri che però non sempre funziona bene. Malfunzionante così come i cannoni laser della polizia, un’altra arma oggigiorno in fase di sviluppo. Infine, un cagnolino robotico molto simile agli attuali robo-cani giapponesi.
rags woody

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