Papa Francesco su Twitter: @Pontifex riprende vita [FOTO]

Papa Francesco sbarca ufficialmente su Twitter ridando vita a @Pontifex ossia all’utenza creata con Ratzinger che era stata momentaneamente sospesa dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Jorge Mario Bergoglio ha pubblicato il suo primo tweet in tutte le lingue affermando “Cari amici vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per me. Papa Francesco“, ossia riproponendo lo stile e le parole già apprezzate durante i discorsi pubblici. E ora, con 2 milioni di seguaci sul social network dei 140 caratteri, come si comporterà il nuovo Papa (o chi per lui)? Uno dei capisaldi di Bergoglio è il contatto con la gente, essere in mezzo al popolo e questo significa dunque anche un uso più costante e regolare del social network. Crediamo e speriamo, a questo punto, che il Vaticano abbia assunto un cosiddetto social specialist che possa finalmente far decollare quella gran risorsa che si chiama Twitter, finora rimasta più che altro un esperimento al limite del dimenticatoio.

Pontifex sospeso dopo le dimissioni di Ratzinger

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AGGIORNAMENTO DEL 27/02/2013: Oggi 27 Febbraio 2013 è stato messo in rete l’ultimo tweet di Benedetto XVI : “Vorrei che ognuno sentisse la gioia di essere cristiano, di essere amato da Dio che ha dato suo Figlio per noi”. Il Tweet è uscito in rete subito dopo la conclusione dell’ultima udienza generale del Papa.  
Voci sicure dal Vaticano dicono che quando il pontefice avrà lasciato le sue funzioni, l’indirizzo Twitter @Pontifex di Joseph Ratzinger sarà disattivato.  
 
. Le dimissioni del Papa hanno scatenato i media mondiali e i social network, ma clamorosamente il canale ufficiale su Twitter, ossia @Pontifex, ha soprasseduto all’avvenimento storico. Il 10 febbraio aveva twittato “Dobbiamo avere fiducia nella potenza della misericordia di Dio. Noi siamo tutti peccatori, ma la Sua grazia ci trasforma e ci rende nuovi“, ieri “Nel Tempo di Quaresima che iniziamo, rinnoviamo il nostro impegno di conversione dando più spazio a Dio“. Insomma, non solo non è stata comunicata la decisione su Twitter – che servirebbe proprio a questo, per altro – ma il successivo cinguettio si è concentrato direttamente su un altro argomento, certo fondamentale per la cristianità come la Quaresima. La domanda, dunque, è: perché è stato aperto il canale @pontifex?
 

Dimissioni Papa: l’annuncio e le reazioni

Il Papa lascia il pontificato e annuncia le proprie dimissioni che avverranno il prossimo 28 febbraio. Papa Benedetto XVI ossia al secolo Joseph Ratzinger scatena un vero e proprio terremoto mediatico che coinvolge anche e soprattutto i social network. Tra questi, Twitter su tutti. Curiosamente l’annuncio è arrivato in latino durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto e non è stato ancora pubblicato sul canale ufficiale di Twitter ossia @pontifex, che dovrebbe fungere da voce ufficiale e in tempo reale. Alcune reazioni: “Il #Papa lascia e va in pensione. Beato lui che può permetterselo”, “Oh io il curriculum lo mando. Non si sa mai. #papa”, “Benedetto figliolo, eri rimasto l’unico con un vero contratto a tempo indeterminato. #Ripensaci #Papa”, “Pensavo che un #Papa dimissionario dovesse dare più di 2 settimane di preavviso”. Si sta organizzando il conclave per l’elezione del successore. Intanto qui in fotogallery una ampia selezione di screenshot dalle principali testate estere. Dopo il salto il video dell’annuncio delle dimissioni e la traduzione del testo dal latino.

Papa Benedetto XVI si dimette: il video e la traduzione dell’annuncio in latino


 
Ingravescentem aetatem ossia età avanzata, è questo il motivo delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, che ha comunicato la propria scelta in latino davanti al collegio cardinalizio e alla Casa Pontificia. L’ufficio stampa di PapaRatzi ha diffuso il testo integrale tradotto e probabilmente per la fretta tutti gli accenti si sono trasformati in apostrofi. Estrapoliamone alcuni stralci partendo dalla premessa: “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’eta’ avanzata, non sono piu’ adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino“.
 

 
Successivamente il Papa ha poi sottolineato come il motivo sia prettamente e inevitabilmente di natura fisica: “e’ necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me e’ diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacita’ di amministrare bene il ministero a me affidato“. Poi infine l’annuncio vero e proprio “Per questo, ben consapevole della gravita’ di questo atto, con piena liberta’, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005” con tanto di data dopo la quale la sede sarà dichiarata vacante: “Dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sara’ vacante e dovra’ essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice”. E intanto al momento di questo aggiornamento, 11 febbraio 2013 ore 13, @pontifex tace ancora.
 

Dimissioni Papa: le scommesse e le quote sui successori

Gianfranco Ravasi nuovo papa

Chi sarà il successore di Papa Benedetto XVI? Secondo quanto ipotizza Paddy Power il nuovo pontefice sarà eletto nel giro di due giorni (2,60), più che un giorno solo (3,00) o tre (4,00). Quattro giorni sembrano troppi (7,00), meno cinque (4,50). Il favorito numero uno è il cardinale canadese Marc Ouellet a 3,50, ma c’è anche la suggestione di un Papa di colore come il nigeriano Francis Arinze (4,00) mentre il primo degli italiani è il ben noto Gianfranco Ravasi (7,00) già visto in TV.
 

Il debutto del Papa su Twitter

Papa Twitter iPad
E finalmente cinguettò: Papa Benedetto XVI inaugura il proprio canale di Twitter @Pontifex con una serie di tweet in tutte le lingue supportate finora. Il testo in italiano è: “Cari amici, è con gioia che mi unisco a voi via Twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico tutti di cuore“. Mentre il numero di followers supera il milione, non mancano le critiche dato che finora è sembrata una presenza troppo poco social con un’attesa di oltre nove giorni prima di poter leggere il primo cinguettio e soltanto gli altri canali localizzati in altre lingue come profili seguiti. Insomma, col tempo vedremo un Papa (ovviamente, chi per lui) più social? La promessa è questa, ma non sembra sarà soddisfatta appieno, a meno che non si ingaggi un social media specialist che avrebbe però un’immensa responsabilità.
 
Papa Benedetto XVI sbarca ufficialmente su Twitter con l’account @Pontifex conta su oltre un milione di followers. Il profilo ufficiale in inglese è affiancato da quelli in tutte le lingue più parlate al mondo tra cui appunto l’italiano con @Pontifex_it, lo spagnolo con @Pontifex_es, il portoghese @pontifex_pt, tedesco @pontifex_de, polacco @pontifex_pl, arabo @pontifex_ar e francese @pontifex_fr. Il francese era stato attivato e poi subito dopo sospeso probabilmente a causa di qualche errore di impostazioni non meglio specificato; poi è stato ristabilito. Sarà possibile addirittura cinguettare direttamente col Pontefice – a proposito di religione, ovviamente – utilizzando l’hashtag #askpontifex e si assicura che lui risponderà personalmente ad alcune domande, ma sembra davvero difficile. Oggi 12 dicembre, in occasione della festa della Vergine di Guadalupe, è arrivato il primo tweet: non certo un esordio positivo per il progetto pensare di non twittare per tutto questo tempo, tuttavia
 
Papa Benedetto XVI è sbarcato dunque su Twitter ma non ha utilizzato l’utenza @BenedictusPPXVI, che si credeva potesse diventare ufficiale. Era da tempo che si vociferava che lo staff del Vaticano potesse inaugurare un canale ufficiale su Twitter per riportare pensieri e dichiarazioni del Papa (è improbabile e impensabile che sia proprio Ratzinger ad aggiornarlo…) sfruttando il social network più amato dalle celebrità. D’altra parte come specificato dall’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali: “Sarà il Papa ad approvare ogni messaggio“. Affiancherà il già esistente @Pope2YouVatican che viene utilizzato per comunicazioni ufficiose.
 
twitter papa
 
Papa Benedetto XVI aveva parlato del web per una delle prime volte nel 2010 ipotizzando una nuova era che sfrutterebbe la potenza della rete per l’evangelizzazzione. La frase trapelava dal messaggio per la 44esima Giornata Mondiale delle Comunicazione Sociali. Ratzinger esortava la chiesa a vedere il web non come una minaccia ma come una risorsa da sfruttare. Secondo Benedetto XVI la chiesa avrebbe dovuto guardare Internet “con entusiasmo e audacia”, i sacerdoti dovevano vivere la rete e utilizzare gli strumenti che offre soprattutto come i social network come strumento evangelico. Discorso in linea coi tempi: sono sempre di più i religiosi su Facebook, ad esempio.
 
Papa-Ratzi aveva affermato: “Una pastorale nel mondo del web non deve dimenticare chi non è credente, o è sfiduciato o chi ha nel cuore desideri di assoluto e di verità non caduche, dal momento che i nuovi strumenti permettono di entrare in contatto con persone di ogni religione, con chi non crede e persone di ogni cultura. Il web può fare spazio anche a chi considera Dio ancora uno sconosciuto”. Benedetto XVI ha poi affermato che Cristo è una realtà concreta e attuale e la pastorale ha l’obbligo di rivolgersi a uomini del nostro tempo con i mezzi attuali e quindi le tecnologie che la rete offre. Insomma si auspica i nuovi media al servizio della Parola, per un’evangelizzazione 2.0
 
Dopo due anni il Papa aveva in realtà già effettuato un primo tweet anche se più che altro cerimoniale. Più precisamente nel giugno 2011 con un tap sul touchscreen di un tablet inviò un messaggio già pre-impostato che diceva testualmente: “Cari amici, ho appena dato l’avvio a www.news.va. Sia lodato Gesù Cristo! Con le mie preghiere e la mia benedizione, Benedictus XVI“. E prima della fine dell’anno potrebbe arrivare l’utenza ufficiale. Ufficiale, perché già ora ne esistono a manciate di fake e di sicuro molte altre nasceranno sfruttando l’eco del Papa-Twitter in arrivo.

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