Fusione Wind-3 Italia ufficiale: cosa cambia per gli utenti
Ufficiale la fusione tra Wind e 3 Italia che porta alla realizzazione del primo operatore mobile italiano con una fetta della torta del 33 per cento.
Pubblicato da Diego Barbera Lunedì 7 novembre 2016

Ufficiale oggi 7 novembre 2016 la fusione tra Wind e 3 Italia e subito la domanda più gettonata è: cambierà qualcosa a livello di prezzi, tariffe, opzioni, promozioni, abbonamenti, ecc..? La risposta è che non cambierà niente per gli utenti che sono già clienti dell’una o dell’altra società, mentre per tutti i futuri abbonati o utenti di ricaricabili si potrà andare incontro a prezzi leggermente più pesanti. Scopriamo tutto nelle prossime pagine per fare un po’ di chiarezza.
LA FUSIONE TRA WIND E 3 ITALIA
Dopo una serie di indiscrezioni che arrivavano ormai sempre più insistenti, nell’estate del 2015 il terzo e il quarto operatore italiano ossia Wind e 3 Italia si sono fusi in un accordo alla pari che non vede una parte sovrastare sull’altra seppur comporti che i secondi, vadano incontro ai debiti dei primi per poter accedere a una struttura più articolata, una società con una quota di mercato, un know-how e un servizio di assistenza più capillare. Insomma, vantaggi e svantaggi per entrambi. È stato Jean-Yves Charlier, amministratore delegato della società russa Vimpelcom, che controlla Wind a comunicare l’accordo affidando la guida all’attuale amministratore delegato di Wind, Maximo Ibarra, che sarà alla guida della neonata società.
IL PRIMO OPERATORE ITALIANO
Dopo la firma con Hutchison, colosso di Hong Kong che controlla 3 Italia, si avrà dunque il primo operatore telefonico in Italia dato che avrà il 33.5% della diffusione superando TIM (32.3%) e Vodafone (27%) e contando su 31 milioni di clienti nel settore mobile e 2,8 milioni nel settore fisso. La fusione avrà il merito di comportare efficienze pari a 5 miliardi di euro al netto dei costi di integrazione. Insomma, le due società avranno molti benefici, ma cosa cambierà per i consumatori?
COSA CAMBIA PER I CONSUMATORI
Non cambierà niente per chi è già cliente sia in ricaricabile sia in abbonamento, ma per tutti i futuri nuovi clienti potrebbero esserci dei costi un po’ più alti di adesso. Che già sono più alti di quelli dello scorso trimestre commerciale visto che ormai i margini di guadagno per gli operatori si erano ridotti fino quasi a sparire con un calo dei costi del 15.8% in dieci anni dal 2004 al 2014. Insomma, meno di così non si poteva fare. Il posto lasciato libero sarà preso dalla francese Iliad che con la sua tariffa tutto-compreso Free potrebbe dare una bella accelerata alla competitività del settore.