Novità Whatsapp: videochiamate picture in picture e stati di testo

Diverse novità su WhatsApp nella sua versione stabile dunque quella ufficiale: sarà possibile infatti effettuare videochiamate picture-in-picture (PiP) ossia con finestrella in sovraimpressione per poter continuare a utilizzare lo smartphone con altre applicazioni aperte e vengono introdotti anche gli stati di testo.

Il nuovo aggiornamento è la versione 2.17.322 di Whatsapp che introduce queste due sostanziose funzionalità, che renderanno l’esperienza ancora più pratica e completa. Le due novità erano state precedentemente introdotte nella versione beta per i tester.

Quando ci riferiamo alla versione stabile di WhatsApp intendiamo naturalmente quella ufficiale che va ad accogliere le novità precedentemente testate in quella beta, che viene utilizzata solo da un numero limitato di tester per far sì che quando tutto sarà portato nel mercato di app possa funzionare al meglio. Vediamo le due principali novità che riguardano proprio la versione 2.17.323 di WhatsApp con gli stati di testo (beta ad agosto) modalità picture-in-picture per le videochiamate (beta di luglio) prerogativa, però degli smartphone con Android 8.0 Oreo.

Aggiornamenti di stato testuali

Sarà possibile inserire gli aggiornamenti di stato anche in modalità testuale in WhatsApp e non più soltanto con foto, come quelli visti finora. Rimarrà la natura temporanea del tutto, dato che dopo 24 ore scompariranno. Si potranno anche inserire link a siti web con tanto di piccola anteprima, così da rendere WhatsApp un po’ più social, ma ne vale veramente la pena?

Videochiamate Picture in Picture

Per quanto riguarda le videochiamate, sarà dunque possibile avviare una conversazione in diretta video aprendo una sorta di finestrella che andrà a sovrapporsi su ciò che lo smartphone sta visualizzando in quel determinato momento. Una funzione che segue quella che permette anche di continuare a usare lo smartphone quando impegnati in una chiamata vocale con Whatsapp, senza che il cellulare diventi prigioniero del software.

Impostazioni privacy