Facebook e Twitter, le star: “Via se non arrivano le donazioni per Keep a Child Alive”

Facebook e Twitter hanno ricevuto l’ultimatum, le star abbandoneranno i social network, chiudendo i loro account se i due colossi del web non effettueranno donazioni per la lotta all’AIDS. Hanno aderito all’iniziativa cantanti come Alicia Keys, Lady GaGa e Justin Timberlake, attori come Elijah Woods e sportivi come la tennista Serena Williams. Personalità che vivono anche online pubblicando costantemente aggiornamenti, quasi autopaparazzamenti, con tanto di foto spesso molto riservate. E’ stato chiamato Digital Life Sacrifice e cerca di sensibilizzare le coscienze in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids del primo dicembre. Una sorta di minaccia solidale, che sinceramente lascia un po’ di amaro in bocca.

L’iniziativa è venuta in mente alla cantante Alicia Keys (che qualche tempo fa cercava assistenti su Monster) che ha pensato bene alla formula del ricatto digitale per raccogliere più fondi possibili per la Giornata Mondiale contro l’Aids del primo dicembre. Subito ribattezzato Digital Life Sacrifice, ha visto l’adesione di colleghi come Lady GaGa e Justin Timberlake, ma anche Elijah Woods, Serena Williams, ecc..
 
Queste star vantano un grande seguito online con milioni di followers su Twitter e amici e fan su Facebook: 24 milioni per Lady GaGa, 5 per Timberlake e 8 per la stessa Alicia Keys. La formula dell’iniziativa è molto semplice: sull’account è apparso un video con una sorta di testamento in cui si annuncia l’uscita dal social network e il ritorno solo a patto di raggiungere il milione di dollari di versamenti. Nei filmati le star sono addirittura stesi in bare e dovranno essere resuscitati a suon di clic di donazione.
 
Questo perché “Scuotiamo la gente, perché addolorarsi tanto per la morte di un Vip mentre si rimane indifferenti per milioni di persone sconosciute che scompaiono ogni anno?“. Idea nei fondamenti ovviamente lodevole, ma è inutile raccontare che è subito diventata una moda, una di quelle iniziative “obbligatorie” per presenza, in cui se non ci sei non conti. La somma irrisoria di 1 milione di dollari complessiva sarà raggiunta in pochissimo tempo – sarà penso coincidente a quella spesa per realizzare i vari macabri filmati-testamento – sarebbe stato forse meglio se la donazione l’avessero fatta direttamente loro.

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