Spazio: Paolo Nespoli sulla ISS per sei mesi

Paolo Nespoli partirà questa sera dal cosmodromo di Baikonour in direzione dello spazio o meglio verso la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Ci starà per ben sei mesi, un lungo periodo (record per un italiano) durante il quale sarà impegnato in diversi esperimenti scientifici. Il lancio avverrà grazie alla Soyuz ossia la collaudatissima navetta prima sovietica e ora russa che sarà usata per trasportare gli astronauti dopo il pensionamento dello Shuttle. Visto il poco spazio a bordo, saranno presenti solo tre passeggeri: oltre a Nespoli ecco l’americana Cady Coleman e il russo Dimitry Kondratiev, che possiamo vedere nelle foto in gallery.

Sarà la prima volta che un italiano rimarrà così a lungo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), la costruzione umana più costosa di tutti i tempi, che orbita intorno alla Terra accogliendo regolarmente nuovi astronauti di tutte le nazionalità.
 
Lo Shuttle è prossimo al pensionamento, gli ultimi lanci sono stati rinviati per problemi strutturali di sicurezza, la Soyuz invece continua a dimostrarsi affidabile e sicura (solo due incidenti mortali nella sua storia) e dunque sarà utilizzata fino a quando non usciranno nuovi metodi così economici e stabili. SpaceX potrebbe aver la soluzione.
 
Il lancio avverrà oggi mercoledì 15 dicembre alle 20:03 sulla Soyuz TMA-20, Nespoli parteciperà alle missioni 26 e 27 per sei mesi come ingegnere di volo, per esperimenti scientifici e ovviamente per mantenere il corpo in forma a gravità quasi assente, controllando come reagisce il fisico. Sarà proprio questo una delle osservazioni, insieme a quella dei “Lampi di luce” ossia fenomeni cerebrali ancora inspiegati forse causati dalle radiazioni cosmiche.
 
Spazio anche all’esperimento SOLAR con strumentazione italiana (Thales Alenia Spazio, Carlo Gavazzi e Rheinmetall) che studierà fluidi in assenza di gravità. E ad aprile ecco l’incontro con l’altro italiano Roberto Vittori che arriverà a bordo dello Space Shuttle Endeavour, durante l’ultima missione.

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