Attacco hacker alle Università italiane a opera di LulzStorm

E’ stato il turno delle Università italiane finire sotto attacco hacker da parte di un gruppo chiamato LulzStorm che poi ha immediatamente rivendicato online l’azione. Non solo, sulla pagina Twitter @LulzStorm è stato diffuso anche il pacchetto completo dei file derubati dai cracker, informazioni sensibili e personali che riguardano non solo gli studenti, ma anche i docenti e gli istituti. Insomma, non tanto un’azione dimostrativa fine a se stessa, ma un atto di guerriglia che ha coinvolto gli atenei del Bel Paese. Sarà ricordata come l’estate dei cyberattacchi?

L’attacco dei pirati informatici potrebbe aver interessato potenzialmente buona parte delle Università Italiane e infatti l’invito a modificare immediatamente la password personale d’accesso alle aree riservate è estesa a tutti gli studenti della penisola e delle isole.
 
Dopo aver assistito ai vari attacchi di Anonymous e probabilmente spinti dalla protesta contro AgCom, questa volta la colpa è da imputare ai LulzStorm che sul proprio Twitter hanno diffuso link a un file Bittorrent con tutte le informazioni derubate dai database.
 
Le informazioni includono dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita e residenza) e personali come numeri di telefono di studenti e docenti. I LulzStorm stessi avvertono di cambiare password e lanciano la sfida “Avremmo potuto fare di peggio, siete pronti?“.

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