iMussolini è l’applicazione salita purtroppo alla ribalta delle cronache per essere una delle più scaricate sull’App Store di iPhone. E’ un software che raccoglie materiale audio, video e fotografico sulla figura di Benito Mussolini, soprattuto per quanto riguarda la parte dei discorsi alle folle.
Il suo boom è tristemente coinciso con la giornata della memoria, il 27 gennaio, un fenomeno che ha scatenato critiche e reazioni disgustate. Fa pensare l’età del pubblico che ha effettuato i download dell’applicazione visto che iPhone non è certo il cellulare ufficiale dei nostalgici del Ventennio.
iMussolini è balzato al secondo posto della classifica delle applicazioni più scaricate dall’App Store, lo ha realizzato un giovanissimo imprenditore napoletano di venticinque anni, Luigi Marino. Web 2.0 e Facebook si miscelano inquietantemente alle rimembranze del periodo storico più oscuro per l’Italia.
La cosa paradossale è che l’intervento di stampa e istituzioni non ha fatto altro che rafforzare la posizione dell’applicazione che ha riscontrato un vero boom di dowload, 55 il primo giorno, 600 il secondo e migliaia il terzo. Tra l’altro non è neppure gratuita, ma a pagamento, 0.79 euro, dei quali il 70% 30% finisce in tasca a Apple. E Cupertino cosa fa? L’azienda di Jobs non ha nessun interesse a togliere un’applicazione così fruttuosa e si appoggia (come il suo stesso autore) alla motivazione di “Documentazione storica“, quand’invece è ben altro e tutti lo sanno. Si limiterà a cancellare commenti di stampo fascista dall’App Store.
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