Operatori telefonici americani in grande fermento: il colosso AT&T ha infatti comunicato di aver acquistato, per la straordinaria somma di 39 miliardi di dollari, i rivali di T-Mobile sezione USA. Un arrembaggio a suon di rilanci e di proposte d’acquisto terminato a buon fine sia per AT&T sia soprattutto per Deutsche Telekom che ha deciso di lasciare il mercato americano con una lauta buonuscita, con una percentuale d’azioni degli acquirenti e con un dirigente nella neo-società. Ma sarà davvero un bene per i consumatori oltre oceano? Arrivano immediatamente le prime critiche alla notizia.
Come se qui in Italia Vodafone acquistasse Wind, negli States il carrier numero uno nazionale ossia AT&T ha messo la fine alla telenovela commerciale, acquistando i rivali di T-Mobile USA, la divisione statunitense del colosso tedesco Deutsche Telekom, operativo da anni in loco.
La somma in ballo è di 39 miliardi di dollari, una cifra spaventosa, ma in linea con il giro d’affari mosso dagli operatori telefonici che è certo ben superiore a quello delle realtà del web (vedasi la cifra proposta da Google per Groupon, ad esempio).
I consumatori attendono con un po’ di apprensione la strategia. Un concorrente tolto di mezzo significa meno concorrenza (l’antitrust USA non tarderà a farsi sentire) e dunque meno scelta. Il nuovo colosso potrà così contare sui 95.5 milioni di AT&T e i 33.7 di T-Mobile, per distanziare l’arrembante Verizon Wireless a 94.1. Tra i lati positivi dell’accordo c’è un sicuro progresso nella diffusione della rete LTE 4G.
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