Osama Bin Laden è morto e la curiosità macabra degli utenti è stata sfruttata per un’operazione di massiccio spam su Facebook. Una vera e propria fioritura di link che porterebbero al video dell’uccisione del terrorista da parte dei soldati americani. Peccato che, una volta cliccato, non si veda nulla e che al contrario si entri in una sorta di catena di sant’Antonio che sta crescendo in modo esponenziale. Contrariamente a quanto molti dicono non si viene colpiti da virus ma si contribuisce a questa “burla” classica del social network.
Non è il primo né sarà l’ultimo di questi scherzi: video con titoli “accattivanti” che invitano l’utente a cliccare promettendo di visualizzare contenuti piccanti, macabri o divertenti, che invece non solo non portano a niente, ma usano l’utente della community da 600 milioni di iscritti da sponda per diffondersi.
Sulla propria bacheca apparirà così l’invito a vedere il video (che si genererà non appena si cliccherà sul link) e la storia continua. Poco danno (più che altro d’immagine) e molta beffa: meglio evitare di cliccare, anche se sono già migliaia e migliaia gli utenti che ci sono cascati.
In testa all’articolo potete invece visualizzare una rappresentazione video 3D dell’attacco alla casa-fortezza di Bin Laden: realizzato dal NY Post ha subito raccolto una serie di commenti irrisori in quanto troppo hollywoodiano nello stile. Inutile dire che sta facendo il giro del web.
Da cosa deriva la parola Spam? Ecco la possibile soluzione.
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