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Gli Anonymous italiani attaccano Equitalia per abuso di potere

Anonymous sponda italiana è sempre più attiva e dopo aver messo momentaneamente in panne il portale Trenitalia ha messo qualche bastone tra le ruote a Equitalia. La sezione italiana del collettivo di pirati informatici sta organizzando diverse scorribande verso obiettivi sensibili e significativi, come protesta contro le recenti retate contro soprattutto contro i portali di condivisione di file (sharing) e di video streaming. Scaramucce, che durano pochi minuti, massimo qualche ora, ma che dimostrano le debolezze degli spazi online delle grandi società e organizzazioni. In questo caso la motivazione dell’attacco è un abuso di potere di cui Equitalia sarebbe colpevole, nel modo in cui riscuote tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate, con una disparità di trattamento tra persone normali e celebri.


Anonymous Italia è la sezione italiana del collettivo presente in tutto il mondo, che organizza regolarmente azioni spesso più simboliche che effettivamente criminali contro portali e grandi società. Si tratta di attacchi che più che depredare dati sensibili (password, dati su carte di credito, anagrafica…) mettono momentaneamente KO gli spazi online.

Poi intervengono i tecnici a ristabilire la situazione, ma per qualche ora i siti rimangono irraggiungibili e i pirati informatici dimostrano che “volendo” avrebbero potuto spingersi oltre, con danni più gravi. Anche per loro stessi, tra l’altro, visto che ormai le autorità hanno intrapreso una vera e propria guerra contro la cybercriminalità. Si veda ad esempio tutto il caso Megaupload&Megavideo (rispettivamente principi di file sharing e videostraming di film e musica protetta da diritto d’autore) che ha portato alla chiusura di diversi servizi simili.

E che ha portato alla rabbia degli Anonymous. Anche in Italia: dopo aver messo per qualche minuto offline il sito di Trenitalia per protestare contro la TAV, ha effettuato un attacco Ddos (ecco come funziona) verso Equitalia. Ed è arrivata anche la rivendicazione sul blog ufficiale degli Anonymous: “Siete un’anomalia tutta italiana. Un’azienda teoricamente pubblica, che si occupa della riscossione di (presunti) tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate, che però attuate con una ferocia inaudita e con pratiche opinabili“.

Gli Anonymous hanno agito soprattutto per la differenza di trattamento apparentemente riservata da Equitalia verso normali cittadini e personaggi celebri che “Hanno ricevuto trattamenti di riguardo, preferenziali e dispari“. Insomma, la solita motivazione dell’abuso di potere e della difesa dei più deboli, con azioni di disordine online. Quale sarà la prossima vittima italiana? Ma soprattutto, le autorità agiranno in modo concreto andando a rintracciare gli autori degli ultimi attacchi?
Diego Barbera

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