Il traffico marittimo è stato molto difficile da vigilare fino all’avvento dei sensori e dei sistemi di geolocalizzazione obbligatori sulle navi. Le tecnologie hanno aiutato a raggiungere un certo ordine e una certa sicurezza, ma c’è uno strumento quasi del tutto sconosciuto che aiuta a questo scopo, la Stazione Spaziale Internazionale. La più costosa costruzione dell’uomo, orbita 15 volte intorno al nostro pianeta a un’altitudine tale che può “osservare” la Terra a grandi fette e da circa due anni monta speciali sistemi che si dedicano proprio al monitoraggio del traffico marittimo. Il prossimo maggio giungerà in orbita il prossimo strumento, ma scopriamo come funzionano queste tecnologie.
Come la più alta torretta di osservazione mai realizzata, la ISS (International Space Station) compie 15 orbite intorno alla Terra in un solo giorno e può dare uno sguardo d’insieme al traffico marittimo in tempo reale. Ovviamente non si usano meramente delle videocamere puntate sui mari, quanto un complesso sistema di antenne e di sensori che comunicano con quelli montati a bordo delle navi. Ad esempio, nell’immagine qui sotto, viene illustrato il traffico nel Mediterraneo (delle prime cinque ore del 3 giugno 2012) con il sistema COLAIS usando i ricevitori NORAIS con le icone che raffigurano le imbarcazioni e i palazzi stilizzati che rappresentano le stazioni di rilevamento terrestre.

Il sistema di rilevamento automatico (AIS – Automatic Identification System) funziona allo stesso modo di quello aereo, con una sorta di continuo scambio di informazioni tra le basi di controllo con radar e la strumentazione a bordo delle navi, come i transponder. Questi dispositivi informano su identità del vascello, posizione, rotta, velocità e info sul carico. Il problema è che il sistema si appoggia alle onde radio VHF che hanno una portata orizzontale di sole 40 miglia nautiche ossia 74 km, a causa della conformazione del pianeta. E’ funzionale sulle coste, ma in mare aperto o in mezzo all’oceano? Semplice, si cattura il segnale in… verticale. Più specificamente sulla ISS, che si trova fuori dall’atmosfera.






