Steve Jobs stava preparando una gran bella sorpresa per il milionesimo acquirente di un iMac ossia il computer “fisso” di Apple: sicuramente ispirato da Willy Wonka, avrebbe architettato una sorta di premio specialissimo stile Fabbrica del Cioccolato. Nascondendo una placchetta dorata all’interno della confezione, la persona scelta dalla fortuna avrebbe trovato le indicazioni per vivere un’esperienza irripetibile. Sarebbe stato portato in aereo fino a Cupertino, da qualsiasi parte del mondo, e sarebbe stato reso protagonista di un viaggio esplorativo costruito intorno a lui. Di più: Steve si sarebbe travestito proprio come Wonka, con tanto di abito viola e cappello bizzarro, per accoglierlo nei migliore dei modi.
Siamo abituati a immaginare
Steve Jobs come una sorta di figura già
mitologica, merito delle recenti iniziative che tendono quasi a
divinizzare l’
iCEO recentemente scomparso. Basti pensare alle
action-figures ossia ai bambolotti (poi cassati da Apple stessa) oppure alla
statua eretta in suo onore in Ungheria o ancora la
strada che gli sarà dedicata in Brasile. In vita, Jobs era un personaggio molto difficile con cui relazionarsi, era il terrore degli impiegati, sviluppatori e ingegneri, celebre per le sue sfuriate spesso esagerate. Insomma, uno tra i peggiori capi possibili, che però riusciva a tirare fuori il meglio dai dipendenti. Discorso diverso per i suoi clienti, che Jobs amava premiare regolarmente.
Ad esempio con le speciali
iTunes Card da diverse migliaia di dollari in occasioni di traguardi importanti dello store di musica e applicazioni. Ma per il
milionesimo iMac di Apple, Steve stava organizzando un evento unico. Come trapelato recentemente, Jobs aveva apprezzato
il film “La fabbrica di cioccolato” e soprattutto il protagonista
Willy Wonka ossia il proprietario dello stabilimento, un miliardario un po’ fuori di testa. E così aveva pensato di riproporre la stessa modalità di “premio” per il fortunatissimo utente; non solo il rimborso completo dell’acquisto dell’iMac, ma molto di più.
Come raccontato da
Ken Segall (genio del marketing, ideatore della campagna Think Different) nel recente libro
Insanely Simple: The Obsession That Drives Apple’s Success, Steve aveva già dato ordine di preparare un
certificato dorato speciale da inserire nella confezione del milionesimo iMac. Iscritta in bella calligrafia, tutta la pappardella di informazioni per il viaggio da sogno: le informazioni per contattare la divisione Apple del paese di appartenenza e da lì organizzare il trasferimento aereo a Cupertino e il soggiorno. Che si sarebbe aperto non solo al possessore dell’iMac, ma anche alla propria famiglia. Il progetto è però naufragato, per via di determinate restrizioni legate ai regolamenti dello stato californiano sui concorsi. Chissà se
Tim Cook, il nuovo CEO Apple, lo riproporrà?