E’ in fase di studio un’interessante tecnologia in campo medico che permetterà di impiantare il primo circuito chimico da applicare sotto la superficie della pelle per nuove vie di segnalazione cellulare. D’altra parte si può intendere il corpo umano come una sorta di computer con processore e memoria (cervello), cavi e fili (sistema nervoso), alimentazione (cuore e sistema circolatorio), dunque questo componente non sarebbe altro che una sorta di extra che andrebbe a riparare più che ad accompagnare il normale funzionamento del vero personal computer. Nello specifico, questo circuito potrebbe aiutare a recuperare arti e muscoli danneggiati. Scopriamo come funziona questo progetto ideato dallo studente svedese in Elettronica Organica, Klas Tybrandt.
Questi circuiti chimici impiantabili sotto la cute potrebbero ritornare molto utili in campo medico perché potrebbero ad esempio essere utilizzati per utilizzare una sostanza chiamata acetilcolina per comunicare direttamente con i muscoli e bypassare eventuali danni dovuti a malattie oppure a incidenti, che non permettono il corretto funzionamento di un arto. Insomma formerebbero un ponte tra ciò che il cervello invia e ciò che il muscolo stesso deve attuare. Il circuito chimico agirebbe molto più precisamente di una elettrostimolazione, soprattutto per comandi più raffinati.




