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La foto della Terra tutta intera, da 121 megapixel [FOTO e VIDEO]

Quella che vedete qui sopra è un’immagine davvero stupefacente, che ritrae per la prima volta la Terra tutta intera a una definizione di ben 121 megapixel ossia HD. E’ stata ottenuta grazie alle immagini scattate dal satellite idrometerologico russo Electro-L attraverso il suo sensore di ultima generazione. Si può considerare l’unico vero erede della celebre Blue Marple della Nasa ossia la famosa Biglia Blu che per anni è stata presa come simbolo della foto spaziale perfetta del nostro pianeta. Un unico scatto che immortala il pianeta in toto, senza collage oppure senza sfruttare software che vanno a manipolare eccessivamente ciò che l’occhio del satellite ha bloccato per sempre in digitale. Ma andiamo a scoprire come è stata ottenuta questa foto e come funziona, con tanto di video e cosa offre il satellite.


Iniziamo dalla risoluzione che è da 121 megapixel e permette di mostrare una definizione mai vista prima con ogni pixel che equivale a un chilometro nella realtà. Merito dell’evoluto e potente strumento orbitante Electro-L ossia un satellite idrometerologico che si occupa dell’osservazione dello stato di salute dei bacini d’acqua del nostro pianeta e allo stesso tempo studia le variazioni climatiche. Essendo dotato di sensori fotografici, è possibile sfruttarlo anche come una sorta di fotocamera ad altissima risoluzione che orbita intorno alla Terra. E così è stato scattato un ritratto a 121 megapixel dell’intero pianeta, meraviglioso.



Ovviamente non è l’unico scatto della Terra completa che ottiene il satellite Electro-L, visto che ogni giorno dal 2011 invia foto a intervalli di 30 minuti. Alcune sono focalizzate su determinate parti della Terra, altre la ritraggono integralmente. Il satellite orbita a un’altitudine di 36.000 km sul piano equatoriale ed è geostazionario ossia ruota alla stessa velocità del pianeta, come se fosse ancorato a un punto fisso sulla superficie.



Sono presenti anche diversi video (vedi sopra e sotto) che mostrano l’emisfero settentrionale combinando tre lunghezze d’onda della luce visibile e una nell’infrarosso. In questo caso, il colore arancione sull’immagine raffigura la vegetazione evidenziandola rispetto al resto dell’ambiente. Le diverse colorazioni degli oceani mostrano i gradi di profondità, è possibile individuare anche diverse formazioni nuvolose che però non nascondono eccessivamente il panorama. Sul sito ufficiale del progetto è possibile ammirare una corposa fotogallery con altri scatti a colori naturali.
Diego Barbera

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