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Google Penguin, l’algoritmo pronto a premiare il Web di qualità

Google Penguin è il nuovo algoritmo utilizzato dal motore di ricerca più famoso per andare a ordinare le ricerche sul web in modo più profondo e intelligente. Google Panda è arrivato al termine della propria missione e ora lascerà spazio a un altro animaletto bianco-nero molto simpatico a vedersi ma che a quanto pare “sa il fatto suo”. Si continuerà il modo piuttosto naturale il discorso lanciato con Panda andando a cercare di offrire la migliore qualità possibile e premiando davvero i contenuti che meritano più visibilità in quanto completi e soddisfacenti per l’utente. Come funziona il nuovo algoritmo e soprattutto in cosa si differenzia rispetto a Panda?


Google continua nella sua perenne lotta contro i contenuti duplicati e contro le tattiche SEO esagerate, che tendono a privilegiare i portali e i siti Internet “furbi” piuttosto che articoli e post che meriterebbero più risalto. Avete presente quando cercate un’informazione e vi escono fuori risultati in prima o seconda posizione che non portano a niente? Come ad esempio pagine autogenerate partendo da keyword ben note oppure aggregatori di aggregatori o ancora pagine che portano a re-direct verso “altro”? Ebbene, se già con Panda questo trend si era provato a invertirlo, con Penguin potrebbe direttamente essere eliminato.

Difficile che ciò avvenga così di punto in bianco, ma è un ennesimo passo verso un Web dove non si deve più dividere lo sforzo al 50% alla stesura di contenuti e il 50% (se non di più) all’attività di SEO per “farsi trovare”. La ricerca spasmodica delle keyword (keyword stuffing) e del lavoro sulle parole chiave stesse per cercare di trovare il gradimento di Google ha infatti portato a un mare di siti e pagine di scarsa qualità o peggio ancora duplicati che penalizzano gli spazi che andrebbero letti e visitati.

Google Penguin è stato messo all’opera dallo scorso fine maggio e sono già emerse informazioni in merito alla sua attività. Attualmente si occupa del 3.1% delle ricerche in lingua inglese, del 3% circa in tedesco, cinese e arabo. Ma soprattutto raggiunge fette ancora più consistenti per quanto riguarda lingue ancora più pesantemente toccate dal fenomeno dello spamming. La versione aggiornata, Penguin 1.1, che ha debuttato alla fine di Maggio, cercherà di coinvolgere percentuali ancora più ampie. Insomma, la ricerca di un Web più pulito, lineare, attendibile e ovviamente sicuro è lanciata, Google prepara il terreno per il debutto della ricerca semantica totale, ma c’è ancora tanto lavoro davanti.
Diego Barbera

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