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Volunia: Massimo Marchiori cacciato dal progetto prima del lancio

A una settimana circa dal lancio ufficiale, programmato per il prossimo 14 giugno, Volunia perde il suo creatore, la mente dietro all’ambizioso progetto ossia Massimo Marchiori. La notizia arriva dal diretto interessato, che ha pubblicato una lettera aperta spiegando i motivi dell’addio alla piattaforma di ricerca sociale da subito additata – esagerando un po’ – come il Google italiano, forse visti i trascorsi di Marchiori stessi in collaborazione con il motore di ricerca numero uno al mondo. Marchiori non è dunque più direttore tecnico, cacciato poco prima del lancio, per via di dissapori con gli altri responsabili del progetto. Ma come funziona Volunia e cosa offre di così innovativo rispetto alla concorrenza?

Volunia è il nuovo motore di ricerca tutto italiano che tenta la via del social per andare a offrire un’alternativa di qualità e di sostanza a Google. Sembra un’impresa impossibile e sul sentiero sono disseminati cadaveri ormai mummificati di altri tentativi andati decisamente male. E’ difficile proporre un qualcosa che vada ad affiancarsi a Google visto che la pigrizia e la dedizione alla routine degli utenti del web è ormai confermata, tuttavia ci sono tutte le basi per un prodotto finale di prima scelta, riuscirà nell’impresa? Nel frattempo è protagonista di un rifacimento del look che rende il portale più gradevole, semplice da utilizzare e con un restyling non solo grafico ma anche funzionale, grazie alle tante segnalazioni ricevute. Scopriamone di più.
 
Volunia si è presentato sotto la nuova veste dallo scorso 18 maggio. Tra i cambiamenti che si possono apprezzare da subito, a una prima occhiata, troviamo un’unica barra in alto sempre disponibile durante la navigazione che riduce le dimensioni raggruppando tutte le funzionalità dell’applicazione. Si può osservare la presenza di una barra con tutti gli utenti che hanno visitato o stanno visitando quella determinata pagina. Cambiano inoltre i colori e l’ottimizzazione degli spazi dei vari comandi. Per ora Volunia è ancora privata, dovrebbe aprirsi entro il 14 giugno prossimo. Qualcuno di voi è Power User ossia tester evoluto? Fateci sapere nei commenti.
 
Ma cos’è e come funziona Volunia? Partiamo dalla mente, dall’idea. Dietro al progetto Volunia c’è Massimo Marchiori, un matematico italiano che ha contribuito in prima persona all’algoritmo che sta dietro a Google e che ha permesso a Mountain View di diventare il principe del web. Qual’è la scintilla che ha portato alla creazione di Volunia? Come è stato spiegato in occasione della presentazione all’Università di Padova, sarà la via del social, ossia della partecipazione degli utenti in prima persona.
 
Una volta esistevano i motori di ricerca nudi e crudi che mostravano l’elenco dei risultati dietro richiesta con l’elaborazione delle parole chiave immessa. Poi si sono evoluti con algoritmi sempre più puntuali e variabili sempre più complesse che analizzano quanto un sito meriti di essere messo in rilievo rispetto a un altro e con che ricerche. La terza generazione chiede aiuto agli utenti stessi, come?
 
Da un lato si offrirà la ricerca sul web ma dall’altro si punterà sul social visto che si mostreranno gli utenti connessi in un preciso momento e li si metterà a contatto con un’interazione più vicina a quella di Facebook e co. con messaggi istantanei e quant’altro. Un grande forum veloce e flessibile, meno freddo e distaccato di un motore di ricerca fine a se stesso. L’idea è affascinante e interessante ma corre il rischio di essere “troppo”.
 
Troppo cosa? Troppo impegnativa e troppo ricca per quanto l’utenza del web oggi necessita e richiede. Come dimostrato da Google Plus – sulla carta il social network migliore, veloce, facile, intuitivo, nella pratica un giardinetto scarsamente popolato e in stallo – c’è il fattore “pigrizia” da combattere. La grande maggioranza degli utenti vuole certezze e poche sorprese, vuole clic e servizi che non cambiano così da non doversi spremere troppo l meningi. Anche Wolfram Alpha non ha sfondato pur essendo interessantissimo. Ma i ruoli sono definiti: Google è il motore di ricerca e Facebook è il social network, tutte le bellissime sfumature che vivono in mezzo spaventano. Ci auguriamo che Volunia ribalti questo trend, ma non sarà facile.

Diego Barbera

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