Gli autori di libri di fantascienza (dall’800 in poi) hanno ispirato oggetti e tecnologie che attualmente compongono la nostra quotidianità. L’entità di questo fenomeno è molto più importante di quanto si potrebbe immaginare e a confermare questo trend ci hanno pensato, man mano, i diretti inventori coinvolti nelle piccole rivoluzioni hitech. Molti hanno apertamente dichiarato di essersi infatti ispirati a romanzi o film, pensando “E perché non provare a realizzare davvero quest’idea?“. Andiamo a scoprire un’imperdibile top ten di tecnologie attuali che sono state ispirate dalla fantascienza.
Il cellulare è stato inventato da Martin Cooper, che tra l’altro telefonò dalle strade di New York direttamente ai concorrenti del laboratorio di AT&T come sberleffo. L’inventore ha dichiarato di essersi ispirato a Star Trek più precisamente osservando il capitano Kirk parlare attraverso un dispositivo portatile. La saga ha ispirato anche i tablet grazie al mitico PADD (Personal Access Display Device). Ecco tutte le altre tecnologie derivate dalla saga.
Il Verne del ‘900 potrebbe corrispondere a Arthur C. Clarke che ha ispirato un gran numero di invenzioni e tecnologie, tra queste anche l’idea di una costellazione di satelliti in grado di orbitare in un apparente modo “stazionario” rispetto alla terra, per le telecomunicazioni. Quando? Nel 1945 in un articolo del magazine Wireless World. Lo stesso autore ha ispirato Tim Berners-Lee nella creazione del world wide web: il racconto Dial F For Frankenstein del1964 parla di computer collegati in rete tra loro anche per imparare e progredire tecnologicamente.
Lo scienziato americano Robert H. Goddard costruì il primo razzo a lunga gittata, alimentato da carburante liquido, che volò con successo il 16 marzo 1926. Affermò di essersi ispirato in seguito alla lettura della Guerra dei Mondi di H.G. Wells affermando che “Quelle parole mi hanno stimolato tremendamente“. Al momento del lancio fu quasi ridicolizzato dalla stampa, oggi è considerato uno dei pionieri dello spazio.
Waldo è il nome di una breve storia pubblicata da Robert A. Heinlein su Astounding Magazine nel 1942 dietro lo pseudonimo di Anson McDonald. Waldo esce da un esilio auto-imposto per un’esistenza più tradizionale e si crea un braccio meccanico per mangiare e bere. Ora Waldo è il nome di bracci meccanici utilizzati nell’industria nucleare.
Il mondo virtuale di Second Life è stato creato nel 1999 da Philippe Rosedale di Linden Labs ispirato da Neal Stephenson e il suo Snow Crash dove si racconta di un software tridimensionale dove gli umani interagiscono con avatar virtuali.
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