Ricordate il celeberrimo Minority Report e i precog ossia i “veggenti” che possono prevedere i crimini consentendo alla polizia (pre-crimine, appunto) di anticipare eventuali delitti, furti o infrazioni della legge? Ebbene, grazie alla tecnologia PredPol presto potrebbe diventare realtà. Come è possibile? È tutta una questione matematica: direttamente dall’University of California di Los Angeles, è stata realizzata una mappa in costante aggiornamento che determina le zone della città più inclini a essere teatro di qualche infrazione basandosi su storici e info fornite dalle pattuglie. Ma non solo: “Questa tecnologia ci aiuterà a comprendere se il crimine si è spostato come conseguenza alle attività di polizia, aiutandoci a indirizzare le risorse“. Insomma, non si tratta di una previsione secca e precisa – questa è fantascienza – ma uno strumento statistico di fondamentale importanza. E non è l’unica tecnologia “reale” presa da Minority Report.
La celeberrima scena di
Minority Report in cui
Tom Cruise (e poi anche
Colin Farrell) utilizza il futuristico
computer con
comandi gestuali delle mani ha stimolato da subito la fantasia degli sviluppatori. L’ultimo prototipo di
interfaccia con gesture ispirata al colossal di Steven Spielberg arriva da
Oblong Industries (una società di Los Angeles) e si fa conoscere come
G-speak, che era in lavorazione da tre anni e finalmente è pronta a diventare operativa. Come spiega il CEO della società, Kwin Kramer: “
Questo sistema potrebbe essere molto utile per lavori di squadra e per presentazioni e dimostrazioni, si può infatti controllare indossando speciali guanti e compiendo gestures nell’aria“. Si può così ad esempio zoomare in e out, ruotare, manipolare un oggetto tridimensionale, scrivere e disegnare, evidenziare e qualsiasi altra azione normalmente si può compiere con mouse e tastiera. Nel video qui sopra (riferito lo si può ammirare in azione, ma non è l’unico progetto in corso, scopriamo anche il
computer 3D “See Through” con schermo trasparente. Soluzioni ideali per l’ambiente aziendale, vero, ma anche per la casa: il livello definitivo della domotica.
G-Speak è da tre anni in lavorazione e finalmente è pronto a uscire in commercio: l’interfaccia sviluppata da John Underkoffler e prodotta da Oblong Industries che ha già ricevuto un feedback da società come
Boeing, General Electric e Saudi Aramco che l’hanno richiesta per i propri uffici. Da un po’ di tempo non uscivano prototipi di
computer davvero innovativi, di quelli che spesso sono avvicinati al modello utilizzato da
Tom Cruise nella celeberrima scena di
Minority Report. Ci riferiamo al momento in cui analizza i filmati nella sede del pre-crimine, utilizzando le mani e le gestures per manipolare, spostare, modificare, aprire, ecc.. oggetti virtuali, filmati e informazioni. Ebbene, oltre a G-Speak c’è anche l’interessante prototipo conosciuto con il nome di “
See Through 3D Desktop“, il giovane Jinha Lee ha confezionato uno speciale computer con
schermo 3D trasparente durante uno stage a
Microsoft lo scorso Giugno-Settembre 2011 nell’ambito del progetto
Microsoft Applied Sciences Group che sembra davvero riprendere l’idea del film di fantascienza. Il
video sotto parla da solo.
Sviluppato con l’aiuto di
John Weiss e supervisionato dall’ingegnere informatico
Ivan Sutherland, Jinha ha definito la propria creazione come “
Un vetro trasparente che apre a un mondo fantastico della matematica“. Nella pratica, si passano le mani dietro allo
schermo trasparente e si possono usare per manipolare gli
oggetti tridimensionali che appaiono sul display stesso. In modo molto intuitivo, si spostano, si ingrandiscono o si manipolano. Si può anche usare la
tastiera, appoggiata al piano sottostante. Così come molti dispositivi già esistenti,
pensate ad esempio al cellulare Motorola Backflip, si punta su un’area sensibile posta non direttamente sullo schermo ma subito dietro. Così il
display non viene oscurato dalle mani e si può agire in modo più profondo e naturale. Qui addirittura si agisce “dentro” lo schermo e grazie a un sistema di
webcam, l’orientamento del display (Samsung) e la profondità di campo vengono corretti in tempo reale per seguire il capo e gli occhi dell’utente.
Nel video è possibile osservare Jinha mentre manipola le varie cartelle che appaiono nello spazio tridimensionale, in modo molto naturale e intuitivo. La tastiera, il
mouse e il
trackpad sottostanti funzionano come i corrispettivi accessori nel mondo 2D classico e permettono ossia di digitare testo e accedere a scorciatoie, di muovere il cursore e di utilizzare
gestures. Una bella commistione tra periferiche tradizionali e un sistema tutto nuovo e
innovativo. Ovviamente questo progetto è ancora a uno stato embrionale.
Come spiega lo stesso autore sul proprio sito web personale: “
Ho realizzato questo sistema durante la mia partecipazione al laboratorio Microsoft Applied Sciences Group con il mio supervisore Cati Boulanger“. E’ un buon inizio e di sicuro
Microsoft non si lascerà scappare una mente brillante come quella di Jinha.
Due progetti interessanti dunque, che potrebbero risultare molto comodi in ufficio ma anche a casa come elemento principe della
domotica, per controllare non soltanto apparecchi televisivi o computer ma anche elettrodomestici… con i gesti.