Gli adolescenti scrivono così tanti SMS durante il giorno, che hanno iniziato anche a inviarli durante la notte, mentre dormono. È questo l’allarme lanciato da Elizabeth Dowdell della Pennsylvania’s Villanova University in occasione di un’intervista a CBS Philadelphia: “Il cellulare suona e loro rispondono al messaggio con parole e con lettere senza senso, mentre dormono“. Un classico caso di nuova patologia che potremmo definire come sonnambulismo hitech. C’è chi la prende sul ridere – e in effetti la prima reazione d’acchito è proprio questa – ma in realtà nasconde un problema da non sottovalutare e che, al contrario, rischia solo di essere aumentato dal successo di applicazioni per la messaggistica istantanea e chat come WhatsApp, ma anche Facebook e compagnia bella.
Visto che moltissimi (anche non adolescenti) vanno a dormire con il cellulare acceso, durante la notte può capitare di ricevere messaggi: il telefonino vibra o suona e il teen, senza nemmeno destarsi completamente, lo afferra, magari legge anche il testo senza capire nulla e risponde con frasi totalmente a caso o peggio ancora compromettenti. Già, perché come avverte la dottoressa Dowdell: “Potrebbe addirittura risultare inappropriato, svelando verità scomode. In più, dopo il risveglio non si ricordano di nulla, ovviamente fin quando non riaccendono il display e scoprono cosa hanno combinato“.




