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Lomography Petzval, lente per Canon e Nikon datata 1840

La lente Petzval, che risale al 1840, è l’ultima iniziativa della gamma Lomography, facente parte di un’affascinante riscoperta della fotografia del passato. L’originale, infatti, è stata creata più di 170 anni fa eppure ancora oggi, grazie a qualche revisione apportata, presenta alcune caratteristiche che la mettono in pari, se non un gradino più alto, di molte lenti moderne. Ha i suoi limiti, ma la lente Petzval può garantire fotografie assolutamente bellissime.

Oggi le fotocamere sono accessori assolutamente potenti in confronto a quando furono create. Non serve avere in borsa varie pellicole con sensibilità alla luce (ISO) diversa: il sistema provvede automaticamente a correggere l’immagine. Non serve avere uno zoom ottico perché lo zoom digitale, sebbene meno preciso e accurato, viene in aiuto dell’utente. Nel passaggio alla tecnologia moderna si è ricercata la portatilità dello strumento talvolta peccando in design e fascino. Ed è qui che entra in gioco la The Lomographic Society International. Si tratta di un’azienda austriaca fondata da alcuni giovani studenti e appassionati nel 1992. Il suo obiettivo è quello di riprendere vecchi modelli di macchine fotografiche e accessori, come la lente Petzval di cui andremo a parlare. L’originale Petzval rislae al 1840, quando fu creata da Joseph Petzval nell’attuale Slovacchia.

L’originale lente Petzval è stata ricreata utilizzando i fondi che la società ha ottenuto da Kickstarter, piattaforma di crowdfunding dove le aziende con un’idea possono cercare finanziamenti dagli stessi utenti. Si tratta di una delle prime lenti usata per le fotografie ritratto nonché una delle prime lenti “veloci” per assorbire la luce dall’esterno e creare immagini nitide (per il 1840, s’intende). Un altro dei vantaggi della lente Petzval, disponibile sia per fotocamere Nikon che fotocamere Canon, è il fantastico effetto bokeh, che si ottiene quando si focalizza su un soggetto ravvicinato in modo tale che lo sfondo sia offuscato (utile sia per i primi piani che per i panorami): lo sfondo non solo è sfocato ma ricrea un effetto circolare assolutamente caratteristico e peculiare, unico per la lente Petzval.

Parlando di grezze specifiche tecniche, la lente Petzval ha un’apertura massima di f 2,2. Molti utenti non ne saranno abituati, ma il focus è completamente manuale e anche l’apertura stessa: bisognerà di volta in volta cambiare il dischetto per l’apertura. La lente Petzval ha una lunghezza focale massima di 85 mm. Rispetto alle altre proposte in commercio, questa proposta è senza dubbio costosa: 549 euro è infatti il suo prezzo ufficiale. Per gli amanti della fotografia, però, potrebbe valerne la pena.

Massimiliano Di Marco

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